Gerusalemme-Ma’an e Quds Press. Venerdì, un adolescente, Orwa Abdul Wahab Hammad, di 15 anni, della città di Silwad, è stato ucciso dalle forze israeliane durante scontri a nord-est di Ramallah. Si tratta di un Palestinese con cittadinanza statunitense.
Fonti palestinesi hanno dichiarato che il ragazzo, che era uscito di casa per tagliarsi i capelli, è stato colpito da proiettili israeliani durante una protesta con lancio di pietre contro le truppe di occupazione, vicino all’insediamento di Ofra, a Silwad.
Polizia e media israeliani, distorcendo come consueto i fatti, hanno dichiarato che il ragazzo stava per lanciare una molotov.
Il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Jen Psaki, ha dichiarato: “Gli Stati Uniti esprimono le più profonde condoglianze alla famiglia del minorenne statunitense ucciso dall’esercito israeliano”. E ha chiesto una veloce e trasparente indagine sulle cause della morte.
“Continuiamo a sollecitare tutte le parti a ristabilire la calma e ad evitare l’escalation di tensioni, alla luce dei tragici incidenti a Gerusalemme e in Cisgiordania”, ha aggiunto Psaki.
Fonti locali a Silwad hanno reso noto che il padre di Hammad vive negli Stati Uniti.
Venerdì, ci sono stati scontri a Gerusalemme Est tra Palestinesi e polizia israeliana, con lancio di lacrimogeni e pietre.
Violenze sono scoppiate anche a Ramallah.
L’accesso alla moschea di al-Aqsa è stato impedito ai cittadini palestinesi al di sotto dei 40 anni.