Aerei spia israeliani disturbano gli abitanti di Gaza durante la partita Egitto-Algeria.


‘Abd al-Ghani ash-Shami – Gaza.  Appena l'arbitro ha fischiato l'inizio della partita Egitto-Algeria, tenutasi sabato 14 novembre allo stadio Internazionale del Cairo, e dalla quale sarebbe uscita la nazione qualificata per la finale della Coppa del Mondo, le strade della Striscia di Gaza si sono svuotate: tutti sono andati a casa a vedere la partita. Ma i droni (gli aerei spia senza pilota) israeliani hanno cominciato a sorvolare lo spazio aereo di Gaza per disturbarne gli abitanti.

La presenza dei veivoli ha interferito con i ricevitori via satellite che permettevano di guardare la partita.

Gli abitanti di Gaza, atleti e non, amanti dello sport e non, temevano che la partita fosse a pagamento, ma fortunatamente non lo era, però ci hanno pensato gli israeliani a ostacolare i pochi momenti di relax nella loro drammatica esistenza. Infatti, i gazawi non dovevano godersi in pace la partita.

La maggior parte degli abitanti di Gaza tifa per l'Egitto, dato che vi è un legame storico e geografico con esso, ma anche per la loro familiarità con le squadre – al-Ahli, Zamalek, Ismaili ecc. – e i giocatori egiziani, presenti (Mohammad Abu Trika, Amr Zaki) o passati (Mahmud al-Khatib, Hassan Shehata al-Madari, attuale allenatore della squadra egiziana).

Le polemiche tra Egitto e Algeria prima del gioco avevano stimolato tutti, sportivi e non, a seguire questa partita importantissima: i caffè si sono riempiti di gente che voleva guardarla, oppure ci si è riuniti nelle case per seguirla tutti insieme.

Chi tifava per l’Egitto ha trattenuto il respiro fino all'ultimo minuto del tempo di recupero, quando il ‘Imad Mut‘ab ha segnato il secondo gol per l’Egitto, ravvivando le speranze egiziane di andare ai Mondiali. E a quel punto sono esplose anche le grida di gioia della gente di Gaza.

Tra i giovani intervistati, citiamo il Mohammad Abedrabbo (18 anni), che ci ha espresso tutta la sua rabbia per i disturbi del segnale causati dall’intenso sorvolo dei droni israeliani: “Quegli aerei ci sono sempre, ma questa sera ve ne erano molti di più, al punto che molte azioni di gioco non le abbiamo neppure viste”..

Abedrabbo ha detto a “Quds Press”: “Penso che l’intenzione fosse quella di non farci vedere la partita. Spero che mercoledì prossimo potremo vedere senza disturbi la partita decisiva che si terrà in Sudan, e speriamo di festeggiare la vittoria dell'Egitto con un gol di Abu Trika”.

 

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