Aggressioni israeliane e scontri in diverse località della Cisgiordania. 18 palestinesi arrestati

Cisgiordania-PIC, Wafa e Quds Press. Violenti scontri (*) sono scoppiati lunedì nella zona di Bab az-Zawiya ad al-Khalil/Hebron e nella città di al-Janiya a Ramallah, dopo che le forze di occupazione israeliane (IOF) hanno fatto irruzione in entrambe le aree.

A Bab az-Zawiya le IOF hanno lanciato lacrimogeni e bombe sonore, costringendo la popolazione locale a chiudere i loro negozi. Non sono stati segnalati feriti.

Situazioni simili sono state segnalate anche nella città di al-Janiya, a Ramallah, dopo che le IOF hanno preso d’assalto diverse case locali mentre sparavano bombe lacrimogene e proiettili di metallo rivestiti di gomma.

Nel distretto di Nablus, un palestinese ha subito gravi ferite alla testa dopo essere stato attaccato da un gruppo di coloni nella città di Burqa. È stato subito portato in ospedale per le cure.

I soldati israeliani hanno demolito una casa in costruzione ad al-Bireh, provocando lo scoppio di violenti scontri.

Residenti locali, studenti e giornalisti sono stati violentemente attaccati durante il processo di demolizione.

La casa di 200 mq è stata demolita in quanto senza il permesso israeliano, anche se il suo proprietario ha cercato a lungo di ottenerlo, ma inutilmente.

Incursioni delle IOF sono state registrate anche in provincia di Jenin e Qalqiliya.

Durante la notte di martedì, le IOF hanno arrestato 18 palestinesi, tra cui cinque minorenni, in varie parti della Cisgiordania.

(*) Nel linguaggio militare, gli scontri avvengono tra eserciti o gruppi armati di pari forze. Tra Tsahal, l’esercito israeliano, e la Resistenza o i gruppi di giovani palestinesi che rispondono alle aggressioni dell’occupante israeliano non c’è parità di forze. Pertanto, riportiamo tra virgolette il termine scontri/scontro, per non indurre i lettori meno informati a pensare che in Palestina sia in atto un conflitto/guerra tra attori con eserciti, armamenti e forze paritarie.