Aggressioni israeliane: scontri a Silwan, demolizioni a al-Khalil e campi bruciati a Qalqiliya.

Gerusalemme occupata (Al-Quds) – Pic. Le forze di occupazione israeliane hanno arrestato ieri otto ragazzi nel quartiere di Silwan, a sud della moschea di al-Aqsa, in seguito allo scoppio di alcuni incidenti; lo riportano fonti locali.

 

Gli arresti sono avvenuti dopo l'invasione del quartiere da parte delle truppe, che a tarda notte hanno rilasciato quattro dei ragazzi, tutti minori di 12 anni.

 

Le fonti hanno aggiunto che la tensione è rimasta alta a Silwan in seguito all'episodio, e si temono altri attacchi da parte dell'occupazione e dei coloni estremisti.

 

Gli abitanti del sobborgo di Bustan, adiacente alla moschea al-Aqsa, riportano che dei palestinesi residenti nell'area si sono scontrati con i coloni, ai quali si è unita la polizia israeliana e le guardie di confine. Gli arabi sono stati così dispersi dal lancio di bombe suono e gas lacrimogeni.

 

Nella stessa giornata di ieri, l'esercito israeliano ha consegnato dieci avvisi di sfratto nel villaggio di Bani Naim, provincia di al-Khalil, annunciando che le dieci case in questione verranno abbattute con il presunto scopo di ereggere nuove costruzioni nell'area C controllata da Israele (in base agli Accordi di Oslo).

 

I cittadini palestinesi hanno tuttavia sostenuto che, essendo state decise nel corso delle trattative indirette tra l'autorità di Ramallah e l'occupazione, le demolizioni rappresentano in realtà un regalo alla parte palestinese.

 

In un altro episodio simile, riportato da alcuni testimoni oculari, gli abitanti dei centri ebraici hanno bruciato ieri pomeriggio cinque dunum [mezzo ettaro, ndr] di campi coltivati e dato l'assalto alle fattorie del villaggio di Jet, in provincia di Qalqiliya.

 

 

 

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