Aggressività degli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza e uso di armi sperimentali

di 'Abdel Ghani ash-Shami 

Gaza – InfoPal. Le zone a nord della Striscia di Gaza sono costantemente sotto il tiro israeliano e i laboratori bombardati nella catena di attacchi aerei sferrati ieri, 9 febbraio, erano stati già colpiti in passato. 

Tuttavia, l'incendio divampato nel magazzino di scorte di medicinali e attrezzature medico-ospedaliere è stato particolarmente violento e devastante. Le fiamme si sono propagate velocemente e tutti i cittadini, in attesa che giungessero i pompieri e la difesa civile, hanno contribuito a domarlo con mezzi di fortuna. 

L'operazione è durata diverse ore, durante le quali i danni registrati oggi hanno dimostrato che, nonostante siano stati allertate tutte le forze competenti, a Gaza non si dispone dei mezzi sufficienti per far fronte agli attacchi israeliani. 

I palestinesi della Striscia di Gaza assediata sono abituati a questo tipo d'interventi, ma diverse persone hanno raccontato che quello di ieri è stato tra gli incendi più aggressivi che hanno dovuto contenere. 

Le abitazioni vicine sono state danneggiate, le finestre e altri infissi sono andati in frantumi, e tutti hanno descritto un'esplosione di particolare intensità. I numerosi crateri dei siti bombardati sono molto profondi. 

Ieri, aerei da guerra israeliani hanno sganciato i missili ad una distanza ravvicinata, tutti in aree densamente popolate. 

Non è il primo episodio, tra quegli recenti, in cui i cittadini della Striscia di Gaza raccontano di segni post-attacco diversi che danno adito al sospetto che Israele stia facendo uso di nuove armi, probabilmente di nuova sperimentazione.

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