Gaza – MEMO. Di Mohammed Asad. Gli agricoltori palestinesi nella Striscia di Gaza stanno affrontando difficoltà e lavorano in perdita a causa dei termini stabiliti dalle autorità d’occupazione israeliane per le esportazioni.
Domenica, durante una protesta, gli agricoltori hanno affermato che le regole – che includono il trasporto di merci al loro acquirente senza coperchi – significano che i prodotti vengono danneggiati e non raggiungono i mercati previsti in buone condizioni, facendo sì che gli agricoltori non vengano pagati.
Gli agricoltori palestinesi affermano che grandi quantità dei loro raccolti vengono ammassate al Karm Abu Salem, che è l’unica porta d’uscita dalla Striscia di Gaza, e sono danneggiate. Sostengono che il regime israeliano ha imposto condizioni impossibili alle loro esportazioni.
Hanno chiesto la revoca dell’assedio su Gaza, che dura da 14 anni, ed il permesso agli agricoltori di commerciare liberamente con la Cisgiordania occupata ed i mercati internazionali.
L’UNESCO deve intervenire per sostenere gli agricoltori palestinesi, hanno affermato, poiché ora stanno lavorando in perdita, con un’offerta molto più alta della domanda nella Striscia di Gaza, costringendoli ad abbassare i prezzi.