Aharonovitch: ‘Nulla c’impedisce di eseguire quelle ordinanze di demolizione, anche domattina’

Press Tv. Altre case palestinesi nella parte orientale di al-Quds (Gerusalemme) verranno demolite, malgrado i 'colloqui indiretti' tra Israele e l'ANP.

Il ministro della Pubblica sicurezza israeliano Yitzhak Aharonovitc, ha annunciato queste demolizioni mercoledì 12 maggio, dicendo che piani per radere al suolo queste abitazioni erano stati posticipati alla luce degli sforzi degli Usa per riprendere il cosiddetto 'processo di pace'.

“Vi è stato un tempo in cui la politica dava al precedenza alla diplomazia”, ha detto Aharonovitch al Parlamento israeliano, ma ora “non c'è nulla che c'impedisca di eseguire quelle ordinanze di demolizione anche domattina. La polizia fornirà tutta la protezione necessaria all'esecuzione delle ordinanze”.

Il Dipartimento di Stato ha replicato all'annuncio di Israele di mercoledì 12 maggio sottolineando che Washington considererà responsabile chi saboterà i colloqui.

“Come abbiamo detto, se qualsiasi delle parti intraprende azioni significative in prossimità dei colloqui, considereremo ciò come pregiudizievole della fiducia riposta, quindi risponderemo considerandola responsabile ed assicureremo la prosecuzione dei colloqui”, ha affermato l'inviato degli USA in Medio Oriente George Mitchell.

Le ultime ordinanze di demolizione sono ritenute come un affronto verso l'ANP, i cui dirigenti hanno avvisato che esse pregiudicheranno i colloqui indiretti.

Il passo del Governo di Ramallah per entrare in 'colloqui indiretti' con Tel Aviv con la mediazione statunitense è stato criticato da altre fazioni palestinesi, le quali affermano che i negoziati forniscono ad Israele un'opportunità per commettere nuove violazioni contro i palestinesi.

Nel frattempo, Israele resiste ai richiami per congelare la costruzione di nuovi insediamenti nella parte orientale di al-Quds (Gerusalemme) annessa illegalmente, ovvero la precondizione posta dai palestinesi per tornare al tavolo nei negoziati.

Il rifiuto israeliano giunge per bilanciare le rassicurazioni statunitensi fornite alla Lega Araba e all'OLP di utilizzare tutto il loro peso nella ripresa dei colloqui di pace in Medio Oriente.

I palestinesi considerano che le costruzioni israeliane mettono seriamente in discussione la soluzione dei “due Stati”, poiché Israele continua a costruire insediamenti in quella che i palestinesi considerano come la capitale del loro futuro Stato.

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