Ramallah – MEMO. L’adolescente palestinese Ahed Tamimi dovrà scontare otto mesi in un carcere israeliano dopo aver raggiunto un patteggiamento, secondo quanto riportato dal quotidiano israeliano Haaretz.
I dettagli devono ancora essere resi pubblici dopo che il tribunale ha tenuto una sessione chiusa oggi, tuttavia il giornale ha riferito che Tamimi si dichiarerà colpevole di quattro accuse di aggressione e che l’accordo deve essere approvato da un tribunale militare.
Tamimi, 17 anni, che è stata accusata di aver lanciato delle pietre e di aver attacato dei soldati, è stata arrestata a dicembre dopo che un video, il quale mostrava il momento in cui Ahed schiaffeggiava un soldato israeliano e gli diceva di lasciare la sua proprietà, è diventato virale. I soldati israeliani avevano invaso la sua casa e avevano sparato a suo cugino, in testa, pochi minuti prima.
Il suo processo è stato ritardato circa quattro volte e, nel frattempo, è stata trattenuta in custodia della polizia israeliana. Il suo caso ha ottenuto il sostegno in tutto il mondo, con ONG internazionali, politici britannici e Nazioni Unite che chiedono il suo rilascio. Una petizione online contro la sua detenzione è stata firmata da oltre 1,7 milioni di persone.
La polizia israeliana ha continuato a molestare i Tamimi dopo la detenzione di Ahed e ha anche arrestato 10 membri della sua famiglia, tra cui suo cugino Mohammed Tamimi, al quale i soldati israeliani avevano inizialmente sparato. Durante la sua detenzione, le autorità israeliane hanno anche cercato di dimostrare che suo cugino Mohammed, che ha perso un terzo del suo cranio a causa dell’impatto del proiettile, si era ferito cadendo dalla sua bicicletta.