Ahmadinejad: sicurezza e pace dipendono dalla cooperazione tra i paesi della regione

Tehran-Quds Press. Il presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, ha affermato che la stabilità della sicurezza, la pace e il raggiungimento degli interessi dei paesi della regione, dipendono dalla cooperazione tra questi paesi, al fine di garantire la sicurezza e il progresso globale.

Durante il suo discorso, tenuto giovedì 21 marzo in occasione delle celebrazioni del IV festival internazionale del Nawruz (il capodanno persiano che coincide con l’arrivo della primavera), tenute nella capitale turkmena, Ashgabat, e riportate dall’agenzia stampa persiana, Fares, Ahmadinejad ha ringraziato il governo e il popolo del Turkmenistan per i loro sforzi nell’organizzare le celebrazioni. Ha dichiarato: “La vita dell’uomo è come un fiume, si rinnova ogni tanto, ed è così per il mondo delle creature, cui vita viene rigenerata in ogni momento”.

Ahmadinejad ha descritto il Nawruz come “un quadro meraviglioso della vita che si rinnova ogni anno”. E ha proseguito: “La rinascita della vita nella natura soffia la vita nell’intero mondo. Il Creatore, fonte della vita, inietta sempre lo spirito della vita nel mondo”.

Il presidente iraniano ha osservato che “malgrado tutti i principi e le speranze, al giorno d’oggi, alcuni paesi della regione, e parte del mondo, si trovano ad affrontare catastrofi, cui radici si affondano nelle interferenze di paesi arroganti, alla ricerca dei propri interessi, propria sicurezza e potenza attraverso l’impoverimento, la destabilizzazione e l’indebolimento degli altri”.

Ha aggiunto: “Gli arroganti cercano di creare crisi, lotte e conflitti, per distogliersi dai propri problemi interni, ma l’ampiezza di tali problemi e il risveglio dei popoli faranno si che essi perdano presto l’occasione e si sottomettano alla cultura della primavera”.

Ahmadinejad ha sottolineato che la stabilità della sicurezza, la pace e il raggiungimento degli interessi dei paesi della regione, dipendono dalla cooperazione tra questi paesi, al fine di garantire la sicurezza e il progresso globale. E ha avvertito dal rischio che il malfamato colonialismo possa gettare nuove basi nella regione, intervenendo con il pretesto dell’amore e il bene dei popoli, gli stessi popoli che esso ha destabilizzato, saccheggiato le ricchezze e offuscato l’indipendenza.