Ahmed Qureia: ‘La soluzione dei due Stati è senza speranza’.

La decisione israeliana di costruire altre 900 nuove unità abitative a Gilo (Gerusalemme est) è “un altro chiodo piantato sulla bara del ‘Processo di pace’”, ha affermato mercoledì  Ahmed Qureia, membro del Comitato Esecutivo dell’OLP e Presidente del Dipartimento per gli Affari di Gerusalemme.

Il dirigente dell’OLP ha definito la nuova decisione israeliana “irrispettosa” degli sforzi del Presidente degli USA Obama, che ha provato sin dall’inizio del suo mandato a rivivificare il ‘Processo di pace’.

”La decisione israeliana di costruire nuovi insediamenti è una violazione di tutti gli impegni presi nella ‘Road Map’ – ha aggiunto Qureia – e rende molto difficile il ‘Processo di pace’ per quanto riguarda la parte araba. Ad ogni modo si tratta di un passo che rende ‘senza speranza’ la soluzione dei due Stati e destabilizza l’intera regione.

Qureia ha anche osservato che il “Quartetto” e gli USA devono porre maggior enfasi sul significato della soluzione dei due Stati quando si rivolgono ai dirigenti israeliani. Egli ha infine ripetuto i termini delle risoluzioni dell’ONU 242, 338, 252 e 194, alla luce delle quali le attuali azioni israeliane risultano illegali. Inoltre, ha detto che non ci saranno né pace né sicurezza nella regione finché non cesserà in ogni sua forma l’occupazione israeliana.

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