Al-Agha: la situazione nei campi palestinesi in Siria è catastrofica in tutti i sensi

Beirut -Quds Press. Il membro del Comitato esecutivo dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) e presidente del dipartimento per i rifugiati, Zakaria al-Agha, ha ribadito che quella dei profughi rimarrà la questione chiave e fondamentale nella lotta palestinese contro l’occupazione israeliana, rivelando, allo stesso tempo, l’esistenza di tentativi atti a cancellare il diritto al ritorno.

In alcune dichiarazioni rilasciate martedì 28 maggio nella capitale libanese, Beirut, e riportate da fonti dell’Autorità palestinese (Anp), al-Agha ha sottolineato che colpire i campi profughi palestinesi in Siria comporta un gravissimo rischio a livello politico, aggiungendo che solo una piccola parte degli abitanti di Yarmuk è rimasta all’interno del campo.

Al-Agha ha reso noto di essersi incontrato con le fazioni palestinesi, il presidente dell’Autorità generale per i rifugiati in Siria, Ali Mustafa, e con il direttore dei servizi dell’Unrwa, durante la sua recente visita a Damasco, conclusasi martedì, e ha definito “catastrofica in tutti i sensi” la situazione in campo.

Ha aggiunto: “La nostra più grande preoccupazione è quello di far rientrare il nostro popolo nei campi profughi, garantire la libertà di movimento e allontanare gli insorti armati, in quanto, per l’Olp, è indispensabile che i campi profughi siano tenuti al di fuori da ciò che sta accadendo in Siria”.

Al-Agha ha aggiunto di essersi incontrato con il vice ministro degli Esteri di Damasco, Faisal al-Miqdad, che ha riferito quanto ha appreso durante i suoi incontri con i palestinesi del campo profughi di Yarmuk e le difficili condizioni in cui vivono. Ha reso noto che l’incontro è stato costruttivo e che al-Miqdad ha promesso di compiere degli sforzi per migliorare le condizioni di vita e all’interno del campo, e alleggerire le misure di sicurezza al suo ingresso, in collaborazione con gli abitanti.

Il leader palestinese ha criticato i paesi donatori per l’insufficiente finanziamento destinato all’Unrwa, che necessita 120 milioni dollari per fronteggiare la crisi dei profughi palestinesi in Siria. Ha esortato loro a fornire maggior supporto all’agenzia dell’Onu in modo che sia in grado di soddisfare le esigenze dei rifugiati.

Al-Agha ha sottolineato che la leadership palestinese e l’Olp continuano ad assumersi le proprie responsabilità nei confronti del popolo palestinese, nonostante le difficili condizioni finanziarie attraversate, aggiungendo che l’organizzazione ha destinato l’ammontare di un milione di dollari al mese per far fronte alla crisi siriana.

Infine, egli ha rivelato la presenza di circa 55 mila profughi palestinesi in Libano, che vivono in condizioni di vita molto difficili, riferendo di un coordinamento permanente con lo Stato libanese, secondo le disponibilità di quest’ultimo, per alleviare le loro sofferenze e migliorare la loro situazione.