Al Azhar: chi sostiene gli Stati Uniti e Israele contro l’Iran è un peccatore

Da al-Manar. Al Azhar: chi sostiene gli Stati Uniti e Israele contro l’Iran è un peccatore.

La Commissione delle fatwa (decreti religiosi) di Al-Azhar in Egitto, la più alta istanza religiosa del mondo sunnita, ha decretato una fatwa che proibisce la collaborazione o la partecipazione di uno stato musulmano con l’amministrazione o l’entità sionista contro l’Iran.

E’ lo sheikh Abdel Hamid Atrache, presidente della commissione delle fatwa in questa prestigiosa istituzione religiosa, che lo ha dichiarato al giornale egiziano Al Jumhuriyya.
“Ogni stato che collabora con l’amministrazione americana e con i sionisti per organizzare un attacco militare contro l’Iran è un peccatore e commette un crimine contro l’islam per aver aiutato un nemico che non crede in Dio e nel suo profeta, contro un paese musulmano, e per aver violato una raccomandazione divina che dice: i credenti sono fratelli”, precisa.

A sua avviso, gli stati musulmani dovrebbe agire contro questa aggressione.

“Tutti gli stati dovrebbero eliminare quelli che aiutano gli Stati Uniti, Israele o altri che vogliono distruggere uno stato islamico”. E’ un compito di primaria importanza che spetta a questi Stati. “Chi mantiene il silenzio è legato ai crimini di questo stato e alla sua ingiustizia”, conclude lo sheikh Atrache.
Questo decreto religioso giunge in un momento in cui l’entità sionista ha lanciato una campagna mediatica, lasciando intendere che ha intenzione di sferrare un attacco militare contro impianti nucleari in Iran, col pretesto che stia sviluppando un programma militare nucleare.

Una relazione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica accusata di essere politicizzata è andata in questa direzione.
Il colonnello egiziano ed ex-direttore del centro di studi delle forze armate, Jamal  Mazloum, ha messo in dubbio le conclusioni dell’AIEA. Escludendo che gli Stati Uniti e Israele abbiano informazioni che confermino che l’Iran possieda già armi atomiche, “le accuse rivolte all’Iran sono ingiuste e non confermate”, ha affermato per il giornale Al Masri-Al Yaum, ricordando le accuse  di possesso di armi nucleari rivolte contro l’Iraq che poi si sarebbero rivelate errate.

Secondo Mohammad Kadri Said, esperto strategico del centro Al Ahram per gli studi politici e strategici, la posizione dell’attuale direttore dell’AIEA, il giapponnese Yukiya Amanao, è filo-americana e israeliana.