Gaza – Infopal. Salah al-Bardawil, leader di Hamas, ha annunciato ieri che l'Egitto ha invitato il suo movimento a discutere quanto sta accadendo in Cisgiordania. Il riferimento è ai continui arresti politici effettuati dalle forze di sicurezza dell'Anp nei confronti della resistenza palestinese.
In una dichiarazione stampa, Bardawil ha affermato che tutte le questioni all'ordine del giorno rispetto alla proposta egiziana saranno collegate al problema degli arresti politici.
La delegazione di Hamas sarà guidata da Musa Abu Marzuk, dalla Siria, e da Mahmud az-Zahar, da Gaza. Inoltre, saranno presenti Khalil al-Hayyah, Nizar Awadallah, Mohammad Naser e Imad al-Alami.
Al-Bardawil ha poi aggiunto: “Essi saranno al Cairo il 28 di questo mese, in preparazione per l'incontro del 7 luglio”, confermando che i risultati che emergeranno dalla riunione saranno “strettamente collegati alla fine degli arresti politici”.
Al proposito, il movimento di Hamas in Cisgiordania, ieri ha diffuso un comunicato di denuncia contro il perdurare di tali persecuzioni politiche.
“Il modo in cui vengono manipolate le informazioni perché si manifestino formalmente e artificialmente delle buone intenzioni non cambia i fatti reali, in contrasto totale con le rivendicazioni dell’Anp di ‘Abbas o del movimento di Fatah in Cisgiordania. Che senso hanno, infatti, quando vi sono più di 850 sostenitori di Hamas nelle prigioni delle autorità di ‘Abbas, e intanto si parla del rilascio di 10 o 20 di loro, arrestandone contemporaneamente più di 50 al giorno?
Il movimento di Hamas in Cisgiordania chiede alle autorità di ‘Abbas a Ramallah di emettere ordini precisi volti a interrompere le persecuzioni e gli arresti ai danni dei sostenitori del movimento stesso, mentre la parte egiziana deve assumersi le proprie responsabilità nel tenere sotto controllo questi abusi, altrimenti saremo di fronte a una presa in giro, che il movimento non accetterebbe mai”.