Al-Bardawil: Anp ha pugnalato il popolo palestinese sedendosi con Livni

Gaza-Quds Press. Il dott. Salah al-Bardawil, uno dei leader di Hamas, ha minimizzato l’importanza della ripresa dei negoziati tra Israele e l’Autorità palestinese (Anp), sottolineando che essi non offrono alcun orizzonte.

In alcune dichiarazioni esclusive rilasciate a Quds Press, al-Bardawil si è detto rammaricato per la decisione dell’Anp di accettare di sedersi con una delegazione israeliana guidata dal ministro degli Esteri Tzipi Livni, l’artefice della guerra lanciata contro la Striscia di Gaza nel 2009. Ha affermato: “Noi del movimento di resistenza islamico, Hamas, consideriamo i negoziati un’illusione. L’Anp ha cercato di cogliere l’opportunità, offerta dai nuovi cambiamenti avvenuti in alcuni paesi della Primavera araba, per dimostrarsi fedele e obbediente agli Usa, a spese dei diritti dei palestinesi. Tuttavia, essa scoprirà presto che il nemico non concederà nulla, e che il popolo palestinese la respingerà. I negoziati falliranno, perché il loro sponsor, gli Usa, non ha fornito alcuna garanzia, mentre gli israeliani sono decisi a non offrire concessioni. Ciò si aggiunge al fatto che il tetto dei negoziati è estremamente basso, e tutto ciò indica che Israele cerca solo di guadagnare tempo”.

Ha aggiunto: “Quello che ci addolora maggiormente, oltre al fatto che l’Anp abbia deciso- unilateralmente e senza consultare il popolo palestinese- di andare a negoziare, rinunciando pure alle sue condizioni stabilite per la ripresa dei negoziati, è il fatto che essa si è seduta con una delegazione guidata da Tzipi Livni, l’artefice della guerra lanciata contro la Striscia di Gaza nel 2009. Questa è l’ennesima pugnalata inferta dall’Anp al popolo palestinese, e in testa quello della Striscia di Gaza”.

Infine, al-Bardawil ha esortato l’Anp a tornare fra le braccia del popolo palestinese. Ha dichiarato: “Noi di Hamas chiediamo all’Anp di porre fine a questo assurdo spettacolo degli inutili negoziati e tornare fra le braccia del popolo palestinese. Altrimenti, essa deve rinunciare al suo ruolo di guida del popolo”.