Al-Bardawil: la Fratellanza combatte una guerra all’ultimo sangue nei Paesi delle rivoluzioni arabe

Gaza – Quds Press. Salah al-Bardawil, leader del movimento di resistenza islamico Hamas, ha smentito tutte le preoccupazioni circa il ruolo che gli islamici, arrivati al potere dopo le rivoluzioni nei Paesi arabi, possono rivestire per offrire una copertura, politica e islamica alla normalizzazione con Israele. Nonostante “ci siano molte pressioni esercitate in quel senso da forze sostenute da Israele e Usa”. 

In alcune dichiarazioni rilasciate a Quds Press, al-Bardawil ha affermato che gli islamici che hanno vinto le elezioni nei Paesi arabi, sono impegnati in una dura battaglia contro le forze sostenute dagli occidentali: “Non dubitiamo affatto della Fratellanza Musulmana e non prevediamo che quest’ultima possa normalizzare i suoi rapporti con Israele. Ciò si evince dall’ideologia della Fratellanza stessa, e dalle sue posizioni riguardo la causa palestinese. Non crediamo alle voci che affermano il contrario, in quanto esse sono delle voci maligne, messe in giro da avversari che vorrebbero danneggiare la Fratellanza e la sua esperienza”. 

Egli ha aggiunto: “Oggettivamente sappiamo che gli islamici non sono riusciti a controllare pienamente la Primavera Araba. Esistono delle grandi forze, sostenute da Israele, Usa e altre potenze regionali, che spingono in direzione opposta. Per gli islamici si tratta di una dura battaglia che verrà vinta da chi riesce a rimanere in piedi, e a non crollare. E sono sicuro che essi ci riusciranno, in quanto un loro crollo porterebbe al collasso di un intero progetto. Si tratta di una lotta fino all’ultimo respiro e gli islamici non hanno altra scelta se non quella di vincere, ma ciò richiede un duro lavoro, uno sforzo enorme e una creatività senza precedenti”. 

Riguardo la posizione della Fratellanza Musulmana nei confronti degli accordi di Camp David, al-Bardawil ha dichiarato: “Il nostro punto di vista è che la Fratellanza si opponga agli accordi di Camp David, e non li riconosca. Tuttavia, in questo momento essa non ha alcuna carta tra le mani che le possa permettere di annullare questi accordi internazionali”.

Secondo il leader di Hamas, gli islamici in Tunisia e in Egitto stanno subendo le stesse pressioni subite dal suo movimento in seguito alle elezioni del 2006. Egli ha affermato: “E’ chiaro che la strategia messa in atto contro Hamas è la stessa che viene attuata contro gli islamici nei Paesi della Primavera Araba. I tradimenti, il caos, le manifestazioni organizzate, il sabotaggio delle istituzioni e dei servizi per i cittadini, il monopolio e la scarsità di talune merci nei mercati. Tutto ciò fa parte di quello che Condoleezza Rice ha definito, ‘caos creativo’. Questi avvenimenti non vanno sottovalutati, tuttavia una reazione impulsiva e non studiata sarebbe dannosa”.