Al-Khalil: chiuso il palazzo degli Ispettori. Proteste del sindaco.

Hebron. Israele ha chiuso il palazzo degli Ispettori municipali dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) a al-Khalil (Hebron), causando le proteste del sindaco.

 

Khalid al-Useili, primo cittadino, ha fatto notare come la chiusura imposta da Israele sia un atto “illegale, e una violazione dell'accordo di al-Khalil”, aggiugendo che tenterà di far riaprire l'ufficio il prima possibile.

 

A loro volta, le autorità israeliane accusano l'Anp di permettere alla propria polizia di operare in tutta segretezza nell'area H-2, ovvero l'area controllata da Israele, e d'infrangere così un accordo firmato il 15 gennaio 1997 tra l'Anp e Israele.

 

Il sindaco ha però respinto queste affermazioni, replicando che gli ispettori operano in coordinazione con le autorità israeliane, e non vi è quindi alcuna violazione dell'accordo.

 

Un funzionario dell'Anp a al-Khalil ha suggerito che il gesto d'Israele punta soltanto a creare instabilità nella città cisgiordana. I palestinesi, infatti, subivano regolarmente minacce di attacchi e molestie varie nell'area H-2 prima che venisse stabilito l'ufficio municipale.

 

La sicurezza di al-Khalil è rimasta fragile dal 1994, e cioè da quando Baruch Goldstein, dell'estrema destra israeliana, entrò nella moschea Ibrahimi e aprì il fuoco contro i fedeli musulmani, uccidendone 29 e ferendone a decine.

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