Al-Khatib al vertice della Mecca: decisioni chiare su Gerusalemme

Nazareth – InfoPal. Il 14 agosto, il vicepresidente del movimento islamico nei territori palestinesi occupati nel 1948, lo sheikh Kamal Khatib, aveva invitato il vertice islamico a La Mecca, a prendere decisioni “inedite” nei confronti di  Gerusalemme e della moschea al-Aqsa, a seguito dell’escalation delle aggressioni sioniste.

Khatib aveva dichiarato all’agenzia Quds Press che si augurava che il vertice, caratterizzato dalla spiritualità del tempo e del luogo – La Mecca, vicino alla Grande Moschea, e nel mese di Ramadan, durante la notte del destino – potesse avere effetti positivi sulle decisioni da intraprendere e che si rivelasse “diverso dagli altri”.

Al-Khatib aveva invitato i partecipanti al vertice ad inviare “un messaggio chiaro e preciso all’occupazione israeliana che porta avanti i propri inganni giorno e notte”, e ricordando che “la Grande Moschea e quella di al-Aqsa sono legate spiritualmente”.

Per quanto concerne il rapporto del ministero degli Affari esteri degli Stati Uniti sulla libertà religiosa a Gerusalemme e la sua richiesta di permettere agli ebrei di pregare nella moschea di al-Aqsa, il leader islamico ha risposto: “Questo dimostra lo stato di armonia tra l’America e l’occupazione israeliana, in particolare per quanto riguarda la divisione della moschea di al-Aqsa. Questo dimostra anche l’allineamento con le posizioni israeliane che considerano la moschea non solo per i musulmani, ma anche per gli ebrei”.

Ritiene che la sincronia tra il rapporto degli Stati Uniti e le dichiarazioni del presidente del governo di coalizione israeliano, Ze’ev Elkin, e il progetto di risoluzione presentato da Aryeh Eldad, per approvare la divisione della moschea al-Aqsa, “non è una coincidenza, ma conferma piuttosto l’esistenza di un consenso tra la destra israeliana e il ministero degli Affari esteri degli Stati Uniti”.

Al-Khatib ha invitato il vertice islamico alla Mecca “a sottolineare l’unità della soluzione islamica di al-Aqsa, e il fatto che gli ebrei non hanno alcun diritto su questa moschea”.