Al-Khudari: divieti israeliani per rafforzare l’assedio e soffocare Gaza

Gaza-InfoPal. “L’occupazione israeliana sta cercando di strangolare Gaza. Israele ha chiuso i valichi di frontiera, impedito l’esportazione, imposto delle liste di merci vietate, chiuso il corridoio sicuro tra la Cisgiordania e la Striscia di Gaza, imposto un blocco navale, distrutto l’aeroporto internazionale di Gaza e imposto severe restrizioni sulla circolazione delle persone, il tutto per rafforzare l’assedio imposto sette anni fa, via terra, mare e aria”,  è quanto ha spiegato il parlamentare palestinese e presidente del Comitato popolare contro l’assedio, Jamal al-Khudari.

In un comunicato diramato giovedì 11 luglio, al-Khudari ha reso noto che Israele impedisce a Gaza di esportare le merci del tutto, danneggiando l’economia nazionale e riducendo la produzione. Ha sottolineato che Gaza sarebbe in grado di esportare mobili, prodotti agricoli e alimentari, prodotti di artigianato e altri.

Ha osservato che la disoccupazione e la povertà a Gaza sono in crescita, a causa dell’assedio israeliano. Ha dichiarato: “L’occupazione impone ancora delle liste di merci vietate, impedendo l’ingresso di molte materie prime e beni di prima necessità, oltre ai materiali da costruzione e il carburante, permesso in quantità limitata.

Al-Khudari ha aggiunto che Israele, in qualità di forza occupante, controlla il valico di Karem Abu Salem, riducendone l’attività, influenzando significativamente la vita di due milioni di persone che vivono a Gaza. Ha spiegato che l’occupazione mantiene chiusi tutti i valichi commerciali e apre, parzialmente, quello di Karem Abu Salem, chiudendolo  per due volte a settimana, oltre alle chiusure per motivi di sicurezza.

Infine, al-Khudari ha elencato le mosse indispensabili per porre fine all’assedio: l’apertura dei valichi commerciali senza eccezioni, libertà di esportazione e importazione senza alcuna lista di materie vietate, la riapertura del corridoio sicuro tra la Cisgiordania e Gaza, la ricostruzione dell’aeroporto internazionale e del porto di Gaza.