Al-Masri: gli attacchi dei media siriani contro Mesha’l non avranno conseguenze sui campi profughi palestinesi in Siria

Beirut – QudsPress. Il segretario generale del movimento islamico in Libano, Ibrahim al-Masri, ha affermato che le recenti dichiarazioni del capo dell’Ufficio politico di Hamas, Khaled Mesha’al, sul suo sostegno al popolo siriano, dimostrano che quest’ultimo “ha scelto rimanere leale al popolo siriano che aveva offerto la sua ospitalità a Hamas, e sostenuto la causa palestinese e la resistenza”. 

Al-Masri ha criticato quello che egli ha definito “un tentativo di imporre delle posizioni su Hamas da parte di alcune entità. Egli ha dichiarato: “L’attacco portato avanti da alcuni media siriani e iraniani contro Mesha’al è sbagliato, perché quest’ultimo è padrone delle sue decisioni e nessuno può imporgli nulla. Egli agisce solo per l’interesse palestinese, di conseguenza è improponibile che delle entità, ufficiali o non, possano dettare le loro posizioni su Hamas o sulla sua leadership. Inoltre, la storia del movimento dimostra che esso non ha mai accettato alcuna decisione imposta, sia in sede araba che internazionale”. 

Egli ha aggiunto: “Nel suo discorso al IV Congresso del partito turco Akp (Giustizia e Sviluppo) , Mesha’al non ha commesso alcun errore. Egli si era stabilito in Siria perché riteneva che era il popolo siriano a sostenere la causa palestinese, e che quest’ultimo credeva nella lealtà di Hamas alla causa palestinese, e anche al popolo siriano”. 

Al-Masri ha definito le accuse contro Mesha’al delle “sciocchezze senza senso”, affermando che “le accuse rivoltegli da parte dei media siriani non hanno senso. Nessuno sano di mente può affermare o credere che il leader di Hamas sia un traditore ingrato”. 

Il segretario generale ha escluso che tali attacchi mediatici possano aver seguito sul terreno, con delle ritorsioni contro i campi profughi palestinesi in Siria o in Libano: “Negli ultimi mesi, i campi profughi palestinesi in Siria hanno subito degli attacchi, allo stesso modo delle città siriane. Di fatto i due popoli sono legati fortemente e io credo che nulla di nuovo accadrà al popolo palestinese residente in Siria o in Libano”.

Riguardo alla possibilità che i campi profughi in Libano possano subire degli attacchi violenti, analoghi a quelli avvenuti negli anni ottanta, egli ha affermato: “Mi auguro che ciò non accada, come mi auguro che la tragedia del popolo siriano finisca al più presto possibile, prima di arrivare a quel punto”. 

Al-Masri ha anche escluso che il suo movimento possa avviare un dialogo con Hezbollah, per convincerlo a cambiare la sua posizione rispetto alla crisi siriana. “Credo che tale ipotesi sia fuori discussione nel prossimo futuro”.