Al-Masri: "Il referendum è un complotto per destabilizzare il governo".

 

Al-Masri: "Il referendum non deve essere sui principi basilari ed è un complotto contro il nostro popolo".

Abu Hilal: "Ufficiali negli organi di sicurezza non eseguono gli ordini del ministro degli Interni". 

Mushir Al-Masri, deputato del movimento di resistenza islamica, Hamas, nel Consiglio legislativo palestinese ha sottolineato che l’idea del referendum non è palestinese, e che "fa parte del complotto occidentale contro il nostro popolo". Ha precisato che il referendum non può coinvolgere i principi palestinesi e ha sottolineato che il complotto più visibile e più grande è quello interno. Si è domandato cosa debba spingere Hamas a riconoscere l’entità sionista e a rinunciare ai suoi principi.

Tutto questo è stato discusso durante un incontro politico organizzato dal movimento di Hamas nel quartiere di Az-Zaytun, mercoledì 7 giugno, nella moschea Salah Ad-Din.

Al-Masri ha spiegato che ci sono realtà palestinesi che operano secondo agende personali, e ha aggiunto: “La squadra che appartiene all’organo di "sicurezza preventiva" opera nell’ambito di interessi e programmi esterni, e tenta di impaurire la piazza palestinese, perché se regna la sicurezza, significa essere costretti ad applicare il programma elettorale di Hamas”.

Per quanto riguarda il dialogo nazionale, Al-Masri ha affermato: “E’ una richiesta di Hamas, sin dal principio. E’ nata all’interno del Consiglio legislativo palestinese”, indicando che qualcuno lavora nell’ambito di agende esterne e opera in maniera con astuzia: "Qualcuno ha in mente un piano che vuol far passare sotto il nome

di ‘dialogo’: il referendum". E ha aggiunto che chi minaccia con il referendum prima che il dialogo abbia inizio, in realtà vuole far fallire il secondo per promuovere il primo, a priori, e che l’idea stessa del referendum è considerata un modo per creare nuove crisi nella piazza palestinese.

Riguardo al documento uscito dal carcere di Hadarim e firmato da numerose di fazioni palestinesi presenti nella struttura, Al-Masri ha dichiarato: “E’ una richiesta uscita da una sola prigione, mentre la posizione di Hamas è coinvolge tutti, dentro e fuori le prigioni”.  

Da parte sua, Khaled Abu Hilal, portavoce del ministero degli Interni e della sicurezza nazionale palestinese, ha ribadito il rifiuto del referendum e ha sottolineato il sospetto del "complotto". Ha spiegato inoltre che il ministero, da quando è diventato operativo, ha pubblicato un programma per combattere i diversi tipi di disordine, ma che non ha trovato chi esegue gli ordini: “Purtroppo le direttive emesse dal ministero agli organi di sicurezza non sono state eseguite, e questo ci ha fatto scoprire che tutto è programmato”.

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