Al-Qaradawi lancia un duro attacco contro l’Iran e invita i musulmani a sostenere la Siria

Pubblichiamo qui di seguito le dichiarazioni di Yusuf al-Qaradawi, pensatore islamico egiziano residente in Qatar, noto per i suoi discorsi su Al Jazeera e su IslamOnline, dove dà pareri (fatwa) e ed esprime opinioni. Al-Qaradawi ricopre un ruolo importante all’interno dell’organizzazione dei Fratelli Musulmani.

Egli si è più volte espresso favorevolmente nei confronti delle recenti guerre nel Mediterraneo e Medio Oriente – Libia e Siria.

In questo articolo di Quds Press vengono riferite le sue posizioni, politiche e religiose, verso l’Iran e la Siria, la sua condanna dei due regimi e della reciproca collaborazione e sostegno.

Tra i gruppi di opposizione siriana gioca, tuttavia, un ruolo fondamentale anche la presenza di movimenti del cosiddetto neo-salafismo jihadista, alcuni dei quali affiliati ad al-Qa’ida. Tali movimenti sono sostenuti e sponsorizzati dall’Arabia Saudita e dal Qatar, e, al pari di altri di diverso schieramento politico e religioso, rappresentano sempre delle “ingerenze straniere”, ma, a differenza degli antagonisti, non sono oggetto di condanna alcuna, ma, al contrario, vengono formalmente autorizzati.

E’ ormai oltremodo chiaro che in Medio Oriente è in corso una guerra di religione e non solo politico-militare, dove due schieramenti – quello sunnita e quello sciita – si contrappongono e confrontano, e dove in palio c’è il controllo dell’intera regione.

Il rischio reale e prossimo è di una deflagrazione e estensione del conflitto a tutta l’area mediterraneo-mediorientale, con il pieno coinvolgimento di diversi Stati, delle potenze occidentali e di Cina e Russia. Insomma, di una guerra di dimensioni mondiali.

 

Il Cairo-Quds Press. Il presidente della Federazione mondiale degli studiosi islamici, Shaykh Yusuf al-Qaradawi, ha invitato tutti i musulmani a sostenere il popolo siriano. Ha anche lanciato un duro attacco contro i regimi siriano e iraniano, assicurando che quest’ultimo è responsabile dei massacri contro il popolo siriano, sin dall’inizio della rivoluzione, in quanto sostiene Assad con soldi, armi e uomini.

Giovedì 13 giugno, alla conferenza “la posizione degli studiosi della nazione islamica rispetto alla questione siriana”, organizzata da alcune associazioni islamiche mondiali, lo Shaykh ha affermato che quello siriano “è un regime di Nusairi (Alawita, ndr) che non ha nulla a che fare con l’Islam”, aggiungendo che i combattenti iraniani sono dei politeisti estranei all’Islam. “Abbiamo l’obbligo di combattere coloro, per elevare la parola di Dio, e rendere infima quella di Satana”, ha dichiarato al-Qaradawi.

Al-Qaradawi ha fatto distinzione tra l’attuale classe dirigente iraniana, definita “nemica dell’Islam e dei musulmani”, e i riformisti, che ha definito “aperti”.

La conferenza ha visto la partecipazione di un gran numero di studiosi, pensatori e predicatori islamici, tra cui: lo Shaykh di al-Azhar, Ahmed al-Tayeb, il ministro del Waqf e gli Affari religiosi egiziano, Tala’at ‘Afifi, il predicatore Abu Ishaq al-Huaini, lo Shaykh Yasser Berhami, vice presidente di  al-Da’wa al-Salafiyya, oltre a Mohammad al-‘Arifi, studioso islamico dall’Arabia Saudita e lo Shaykh Jamal Sairwan, dalla Siria.

Tra le organizzazioni che hanno sponsorizzato la conferenza vi è l’Unione delle istituzioni umanitarie, il Forum dei pensatori islamici, il Consiglio degli studiosi islamici, la Commissione sunnita internazionale, l’Associazione dei sostenitori delle cause islamiche in Egitto, il Consiglio internazionale di coordinamento islamico e la Campagna globale contro l’aggressione.

Nello stesso contesto, la Commissione religiosa per i diritti e le riforme, insieme alla Coalizione delle forze islamiche in Egitto, hanno annunciato di aver organizzato un convegno per sostenere la rivoluzione siriana, con il titolo “nazione egiziana a sostegno della rivoluzione siriana .. insieme fino alla vittoria”, che verrà inaugurato sabato 15 giugno, nell’aula magna del centro internazionale di conferenze del Cairo.

In un comunicato ufficiale diffuso sulla propria pagina Facebook, la commissione ha rivelato che il presidente egiziano, Mohammed Mursi, presenzierà alla conferenza, che vedrà anche una vasta partecipazione di enti, studiosi, predicatori e intellettuali egiziani.

In un contesto correlato, in Kuwait, è stata lanciata una campagna per armare 12.000 combattenti siriani “a sostegno dei ribelli contro le milizie di Assad, Iran e Hezbollah”, sponsorizzata da un gran numero di Shaykh e predicatori.

Secondo il sito web islammemo (Mufakkirat al-Islam), gli organizzatori hanno reso noto che il costo per armare ciascun combattente ammonta a 700 dinari del Kuwait (2200 dollari), invitando coloro che sono in grado ad effettuare delle donazioni.