Al-Qassam pubblica un video che documenta il rapimento di Shalit

Imemc. In occasione del primo anniversario dall’attuazione dell’accordo di scambio dei prigionieri mediato dall’Egitto che ha ottenuto il rilascio di 1037 palestinesi, le brigate al-Qassam, ala militare di Hamas, hanno pubblicato un video che mostra l’esecuzione progettata ed effettiva dell’attacco transfrontaliero contro una base militare israeliana, nel giugno del 2006, che ha portato al sequestro del caporale Gilad Shalit.
Il video contiene spezzoni mai visti prima e interviste con i combattenti che hanno progettato e realizzato l’operazione, e mostra le fasi di preparazione, pianificazione, sorveglianza e ricostruzione dell’attacco vero e proprio.
Il video è di 44 minuti 42 secondi, ed è stato interamente girato, prodotto e pubblicato dal Servizio media delle brigate al-Qassam.

Il video mostra come i combattenti hanno monitorato e filmato la base militare israeliana, e documentato qualsiasi movimento che si svolgeva nel campo e intorno ad esso, i cambi di turno, i tipi di veicoli blindati e i carri armati, e tutte le informazioni correlate.
La sorveglianza continua, mentre altri combattenti hanno scavato il tunnel che porta al campo sulla base di informazioni della sorveglianza raccolte giornalmente.

Sette combattenti sono stati poi selezionati per condurre l’attacco vero e proprio contro il campo militare israeliano.
I combattenti scelti sono stati sottoposti a una formazione completa che comprendeva l’infiltrazione nella base, la preparazione per un confronto faccia a faccia e qualsiasi altra situazione urgente che potesse verificarsi.
Inizialmente, i combattenti non erano stati informati sull’obiettivo del loro attacco: erano stati forniti loro tutti i dettagli appena due giorni prima della effettiva realizzazione.

Essi hanno ricevuto un’ulteriore formazione a sparare con precisione, a usare efficacemente granate, a catturare i soldati e a mantenere i soldati catturati vivi.
I combattenti sono poi stati tenuti in un luogo isolato per due giorni, senza contatto con l’esterno; dopodiché hanno realizzato l’attacco.
Si sono infiltrati nella base attraverso un tunnel sotterraneo, mentre altri combattenti hanno attaccato le torri di controllo per distogliere l’attenzione dai combattenti che sono riusciti a infiltrarsi nella base.

Shalit è stato catturato dopo che i combattenti avevano ucciso due soldati che erano con lui nel carro armato, e stavano cercando di utilizzare il pesante fucile automatico in dotazione, in quanto non potevano sparare granate perché i resistenti erano vicini al loro carro.