
Damasco – MEMO. Il presidente siriano avrebbe espresso la sua disponibilità a normalizzare i rapporti con Israele e ad aderire agli Accordi di Abramo “alle giuste condizioni”, nel contesto dell’occupazione israeliana in corso nella Siria meridionale e dei suoi continui attacchi in tutto il Paese.
Venerdì scorso, i deputati statunitensi Cory Mills della Florida e Marlin Stutzman dell’Indiana sono atterrati a Damasco, la capitale siriana, per incontrare funzionari siriani, in quella che è stata la prima visita ufficiale di parlamentari statunitensi nel Paese dalla caduta del regime di Assad, avvenuta l’8 dicembre.
Secondo Bloomberg, il deputato Mills, che fa parte delle commissioni Affari esteri e Forze Armate della Camera, ha incontrato il nuovo presidente siriano ad interim Ahmed al-Sharaa lo stesso giorno, durante il quale l’ex-leader ribelle gli ha comunicato che la nuova amministrazione siriana è interessata ad aderire agli Accordi di Abramo “alle giuste condizioni”. Il presidente siriano è stato anche citato dal deputato statunitense come disponibile a chiarire i piani per affrontare la presenza di combattenti stranieri in Siria – che in gran parte continuano a operare lì anche dopo la fine del conflitto – e a offrire garanzie a Israele, che continua a “diffidare” della nuova leadership siriana e si oppone diplomaticamente ai massimi livelli, appellandosi all’amministrazione Trump.
Mills ha dichiarato a Bloomberg che porterà al presidente degli Stati Uniti Donald Trump una lettera della sua controparte siriana al-Sharaa, i cui dettagli sono sconosciuti, e che informerà il presidente degli Stati Uniti e Consigliere per la Sicurezza Nazionale Mike Waltz sul viaggio. “Sono moderatamente ottimista e cerco di mantenere un dialogo aperto”, ha affermato il deputato.
Mediati dalla prima amministrazione Trump nel 2019, gli Accordi di Abramo sono una serie di accordi per normalizzare le relazioni con Israele, firmati da stati arabi tra cui Emirati Arabi Uniti (EAU), Bahrein, Marocco e Sudan.
Le “giuste condizioni” a cui si riferirebbe al-Sharaa non sono state specificate, ma se fossero vere, probabilmente includerebbero il ritiro delle forze di occupazione israeliane dalle aree meridionali della Siria e la cessazione degli attacchi israeliani in tutto il Paese.
