Al-Tamimi: regimi autoritari arabi hanno protetto Israele

Londra- Quds Press. “Israele è la punta di diamante del sistema coloniale occidentale” e “l’eliminazione del dispotismo politico e la corruzione che si annida in tutta l’area araba, fa parte del progetto anticoloniale e antisionista”. E’ quanto afferma Azzam al-Tamimi, ricercatore sul pensiero politico palestinese .

Lunedì 17 giugno, sulla propria pagina Facebook, al-Tamimi ha scritto che “i regimi autoritari arabi, caduti o scricchiolanti, hanno contribuito a proteggere Israele”. Ha aggiunto: “Da più di due decenni, si registrano importanti cambiamenti, nell’area araba e in tutto il mondo, a favore del progetto di liberazione. Poi è sopraggiunta la Primavera araba per spianare la strada alla liberazione. Tuttavia, le sfide persistono tuttora”. Il ricercatore ha proseguito: “Alcuni si illudono che la liberazione si ottiene con slogan, discorsi o poesie risonanti che infiammano i sentimenti, o attraverso cortei e sit-in, organizzati qua e là. Tutto ciò è utile a raggiungere la consapevolezza e incentivare alla preparazione, tuttavia, smantellare Israele, la punta di diamante del sistema occidentale coloniale, necessita di una maggiore preparazione e qualificazione. Tra cui, vi è sicuramente l’eliminazione della tirannia e la corruzione, che si annidano in tutta l’area araba da più di 60 anni”. Ha aggiunto: ”Uno dei pilastri della della sopravvivenza del progetto sionista è la sponsorizzazione internazionale unita alla protezione regionale. Tutti i regimi autoritari arabi, senza eccezioni, hanno contribuito, in vari modi, a fornire tale protezione regionale”.

Al-Tamimi ha affermato che coloro che guidano le contro rivoluzioni nei paesi della Primavera araba “contribuiscono alla sopravvivenza dei sionisti”. Ha scritto: “Oggi, crollano i regimi autoritari uno dopo l’altro, tuttavia, i loro seguaci e agenti, perdenti e invidiosi, di ogni estrazione o colore politico, e con il sostegno dei regimi corrotti, cercano di ostacolare il rinascimento. Essi, con i loro comportamenti stanno favorendo la sopravvivenza dei sionisti in Palestina. Coloro che difendono il regime di Bashar al-Assad in Siria e ostacolano il processo di transizione politica in Egitto, Siria, Libia e Yemen, contribuiscono, consapevolmente o meno, ad allungare la vita dell’entità sionista in Palestina, ed il pretesto della resistenza e la lotta non esonererà loro dalle responsabilità”.