Almeno 101 bambini uccisi in Cisgiordania quest’anno

Almeno 101 bambini uccisi in Cisgiordania quest’anno

Cisgiordania. Un bambino di otto anni ucciso da un colpo di pistola in strada è una delle vittime più recenti dei continui attacchi di Israele nella Cisgiordania occupata, che quest’anno hanno ucciso 101 ragazzini palestinesi, ha dichiarato Save the Children.

Secondo le Nazioni Unite, dal 7 ottobre le forze di occupazione israeliane e i coloni illegali hanno ucciso almeno 63 minorenni nella Cisgiordania occupata, con una media di oltre 1 al giorno – un numero di vittime significativamente superiore a quello dei primi nove mesi di quest’anno che già risulta essere quello più letale. Nello stesso periodo, le Nazioni Unite hanno riferito che circa 143 famiglie, tra cui 388 bambini, sono state sfollate dalle loro case in Cisgiordania a causa della violenza dei coloni e delle restrizioni di accesso ai palestinesi.

Il numero di minorenni palestinesi uccisi quest’anno in Cisgiordania da soldati o coloni israeliani è ora tre volte superiore a quello del 2022, l’anno più letale mai registrato dal 2005, quando ne furono uccisi 36. Almeno 39 minorenni israeliani sarebbero stati uccisi quest’anno.

“Senza una conclusione definitiva delle violenze, Save the Children è seriamente preoccupata che le vittime tra i bambini e tra i civili continueranno ad aumentare nei Territori palestinesi occupati”, ha dichiarato il gruppo per i diritti nel suo comunicato stampa. “L’escalation di violenza a Gaza è stata seguita da un aumento delle misure di controllo e della violenza in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, con continui disordini che impediscono ai bambini di andare a scuola e limitano il loro accesso a servizi vitali, compresa l’assistenza sanitaria”.

I bambini che cercano di attraversare i posti di blocco in Cisgiordania hanno anche riferito di aver subito il sequestro dei loro telefoni e di essere stati trattenuti dal sistema di detenzione militare “sulla base della loro attività sui social media, sollevando serie preoccupazioni per i diritti umani, tra cui la libertà di espressione, la privacy e la privazione della libertà”.

“Mentre tutti gli occhi sono puntati sul conflitto a Gaza, non c’è stata alcuna pausa nell’uccisione di minorenni in Cisgiordania, dove la situazione continua a peggiorare”, ha dichiarato il direttore nazionale dei Territori Palestinesi Occupati di Save the Children, Jason Lee.

“Più a lungo continueranno le uccisioni di civili a Gaza, più alta sarà la probabilità che ciò continui a diffondersi anche in Cisgiordania, dove i bambini vedono già smantellati i loro diritti”.

“Chiediamo un’indagine immediata e indipendente sull’uccisione di tutti i bambini e la ricerca delle responsabilità. Finché persisterà una cultura dell’impunità, è probabile che i cicli di violenza continueranno”.

(Fonte: MEMO).

(Foto: [Nedal Eshtayah – Anadolu Agency]).

Traduzione per InfoPal di Aisha T. Bravi