Alta tensione nei Territori dopo l’offensiva dell’esercito di Tel Aviv. Da Repubblica.

Da www.repubblica.it
ESTERI

Gaza, giornata di sangue: 18 morti
Il ministro palestinese: "Sparate sui soldati".

L’Onu invierà una missione di verifica nella zona
Il ministro della difesa israeliano: "Operazione legittima".

GAZA – Tensione altissima nella Striscia di Gaza. In meno di 24 ore, dall’inizio dell’offensiva dell’esercito, sono morti 17 palestinesi e un soldato israeliano. Il ministro dell’interno palestinese Said Siam di Hamas, ha ordinato in serata alle forze di polizia di aprire il fuoco sulle truppe israeliane. E’ la prima volta che un membro dell’esecutivo dà un ordine del genere.

Il bilancio al momento è questo: undici morti a Beit Lahiya e Khan Younis, due erano membri di Hamas. Un civile palestinese ucciso ad Alatra. Due membri della Jihad islamica ad Abassane. L’altra notte, colpiti a morte, un agente palestinese e due membri di Hamas.

"L’ingresso delle forze di sicurezza israeliane nel nord della Striscia di Gaza era un passo necessario che non poteva essere evitato", ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Amir Peretz durante un colloquio con il premier Ehud Olmert. "Il passo è parte di una operazione prolungata che è stata programmata. Il fatto che ci muoviamo in modo graduale e calcolato dà legittimità all’operazione".

L’operazione è iniziata la scorsa notte: truppe e blindati sono entrati per una profondità di 5-6 chilometri, avviando quella che la radio di stato israeliana ha definito come "la più ampia operazione dell’esercito dal ritiro di Israele dalla Striscia", quasi undici mesi fa. Il gabinetto politico-militare che ha autorizzato ieri l’intervento, ha detto di aver ordinato alle truppe di fare tutto il possibile per evitare di colpire la popolazione civile, assicurando che le sue necessità umanitarie saranno tutelate.

Il vicepremier israeliano, Shimon Peres, ha dichiarato alla radio che "l’operazione ha due obiettivi espliciti: il primo è di impedire che siano lanciati razzi Qassam contro le città di Ashdod, Ashqelon, Sderot e contro i kibbutz dell’area e perciò la maggior parte dell’attività è nel nord della Striscia; nel sud invece il fine è di impedire che il soldato rapito (Ghilad Shalit) sia trasferito da un posto all’altro".

Alcuni testimoni riferiscono che è stato aperto il fuoco contro miliziani palestinesi che avevano sparato sette razzi anticarro contro blindati israeliani in forze nell’area di Khan Yunes. Le truppe israeliane hanno raggiunto l’area nella quale sorgevano gli insediamenti ebraici di Dugit, Nissanit e Elei Sinai, il sito dal quale ieri sera sono stati sparati razzi Qassam che hanno colpito la città di Ashkelon (120 mila abitanti), causando uno stato di shock a otto persone e lievi danni.

Il Consiglio Onu per i Diritti umani ha acconsentito oggi a inviare una missione di valutazione nei territori palestinesi per verificare presunte violazioni dei diritti umani attribuiti all’esercito israeliano nell’offensiva in corso. La decisione è stata formalizzata in una risoluzione proposta dall’Organizzazione per la Conferenza islamica che ha invocato anche la fine dell’offensiva israeliana.

Stamane, secondo la radio, il valico di Karni, tra Israele e la Striscia, è stato riaperto per permettere a un centinaio di autocarri di trasportare nella striscia generi di prima necessità raccolti da organizzazioni internazionali e umanitarie.

(6 luglio 2006)

 

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