Nablus-Quds Press. All’alba di oggi, mercoledì, decine di palestinesi sono stati soffocati da proiettili letali e di gomma, durante l’invasione delle forze di occupazione israeliane (IOF) alla tomba di Giuseppe, a Nablus, nel nord della Cisgiordania, per scortare i coloni, tra i rumori delle esplosioni udite nella zona orientale della città.
Un corrispondente di Quds Press ha riferito che un palestinese è stato ferito alla schiena da proiettili letali ed è stato trasferito all’ospedale di Rafidah in condizioni critiche, mentre un altro è stato colpito da una bomba a gas che gli ha provocato una ferita da taglio.
Più di 80 palestinesi sono rimasti soffocati dai gas velenosi e alcune case sono state evacuate a causa di ciò; anche l’equipaggio della Mezzaluna Rossa è stato attaccato con bombe a gas.
La Mezzaluna Rossa palestinese ha dichiarato: “Sette giovani hanno riportato contusioni a causa della loro caduta mentre le forze di occupazione li stavano inseguendo. Sono stati curati sul campo, mentre gli equipaggi hanno evacuato due partorienti dal campo di Askar a Nablus”.
Fonti locali hanno riferito che i combattenti della resistenza hanno affrontato le forze di occupazione e hanno preso di mira un bulldozer e un veicolo militare con ordigni esplosivi in strada Amman, a est di Nablus.
I coloni assaltano frequentemente la città di Nablus per recitare preghiere nel “Maqam di Yusuf”, sotto la guardia dell’esercito israeliano, ed eseguire rituali religiosi, sostenendo che è “la tomba del profeta Giuseppe”.
I palestinesi negano l’autenticità di ciò, e affermano che l’età della tomba non supera i 200 anni, e che appartiene a un uomo musulmano che ha vissuto nella zona, in passato, chiamato Youssef Dweikat.