Ambasciatore israeliano negli Usa: Goldstone come i nazisti.

Ormai l'accusa di “nazismo” è usata come spauracchio e ricatto nei confronti di chiunque “osi” criticare Israeli e ne condanni i crimini contro la popolazione palestinese.

Un'accusa, dunque, ormai priva di qualsiasi contenuto che non sia la nota propaganda della Israel-lobby e dei suoi ascari nel mondo.

Ad essere tacciato di “nazismo” dall'ambasciatore israeliano negli Usa, è questa volta il giudice ebreo sudafricano Richard Goldstone, autore del Rapporto della Commissione Onu sui crimini di guerra di Israele a Gaza.

L'ambasciatore, Michael Oren, ha affermato che l'indagine delle Nazioni Unite sui crimini di guerra israeliani “pone una minaccia genocida verso gli ebrei paragonabile a quella dell'Olocausto nazista”. Scrive infatti Oren su “The New Republic”, il magazine politico degli Usa: “Riconoscere l'assassinio di 6 milioni di ebrei più di 60 anni fa, di fatto, è vitale per comprendere il supremo pericolo che minaccia oggi 6 milioni di ebrei in Israele a causa del nucleare iraniano e del Rapporto Goldstone”.

“Il Rapporto Goldstone si spinge ancora più in là rispetto al presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad e ai negazionisti dell'Olocausto, togliendo agli ebrei non solo la possibilità e la necessità, ma anche il diritto di difendersi”.

“Insidiosamente – aggiunge Oren – il Rapporto non solo azzoppa Israele, ma dipinge gli ebrei come assassini di innocenti, come i nazisti. E uno stato nazista non solo non ha bisogno ma non ha neanche diritto a difendersi; deve piuttosto essere distrutto”.

 

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