Ambasciatore USA ribadisce posizione anti-colonie

Tel Aviv – MEMO. Martedì, l’ambasciatore degli Stati Uniti in Israele, Tom Nides, ha ribadito la sua posizione contraria alle colonie e ha insistito sul fatto che i palestinesi sono i più interessati all’autodeterminazione.

Parlando durante un evento online ospitato da Americans for Peace Now, Nides ha affermato che i palestinesi non possono essere “comprati” con piani che chiedono loro di rinunciare alla sovranità politica.

“Non possiamo fare cose stupide che ci impediscano una soluzione a due stati”, ha detto candidamente. “Quello che voglio dire è che non possiamo permettere agli israeliani di far crescere le colonie nella Gerusalemme Est o in Cisgiordania. Sono un po’ polemico su questo, inclusa l’idea della crescita delle colonie, che mi fa infuriare quando fanno cose che peggiorano solo la situazione nella Gerusalemme Est e in Cisgiordania”.

Secondo il Jerusalem Post, Nides è stato chiaro riguardo ai suoi sforzi per fermare il piano E1, sottolineando che gli Stati Uniti vi si oppongono da molto, poiché credono che danneggerebbe la fattibilità di una risoluzione a due stati del conflitto.

“È un’area molto importante che, [se costruita], potrebbe escludere ogni possibilità di capitale per i palestinesi”.

Nel frattempo, Nides ha affermato che “mentirebbe” se dicesse che è possibile evitare “che ogni singola casa venga costruita. Non posso fermare tutto, solo per essere chiari”.

Il giornalista del Jerusalem Post Herb Keinon ha criticato l’ambasciatore per aver affermato che la costruzione di unità coloniali nei Territori occupati lo “fa infuriare”, mentre il pagamento degli stipendi dell’Autorità Palestinese alle famiglie dei “terroristi” palestinesi è semplicemente “problematico”.

Keinon ha aggiunto che almeno “Nides ha riconosciuto che i palestinesi non sono senza colpa”, quando ha dichiarato a Americans for Peace Now: “A proposito, nemmeno i palestinesi sono perfetti. Voglio essere chiaro su questo”.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.