Analista: la resistenza anti-israeliana deve estendersi a tutto il Medio Oriente

Press TV. L’unica via per liberare la terra di Palestina, per i paesi della regione, è quella di unire gli sforzi per rafforzare l’attuale modello di resistenza contro il sionismo. E’ quanto ha dichiarato a PressTv un analista politico.

“I palestinesi hanno bisogno di popoli, stati e paesi della regione per sviluppare le capacità [di] resistenza [contro] il sionismo e l’imperialismo”, ha afferkato Sukant Chandan in un’intervista, giovedì scorso.

Ha descritto Israele come “un pugnale nel cuore delle nazioni arabe e delle popolazioni della regione” e ha osservato che le nazioni del Medio Oriente devono indirizzare la loro attenzione a questo “nemico comune”.

“Le Nazioni Unite non possono magicamente far qualcosa per la Palestina, se il popolo palestinese non è aiutato dai suoi vicini nella regione, questa è la realtà”, ha aggiunto l’analista.

Chandan ha criticato i paesi della regione che perdono un’importante opportunità di dimostrare la solidarietà contro Israele.

Ha invitato gli Stati del Medio Oriente a mostrare ad Israele la propria forza spingendo verso un “programma dir esistenza” secondo il modello della resistenza dei palestinesi e quella del movimento Hezbollah del Libano.

Tali osservazioni giungono in occasione della Giornata internazionale di Gerusalemme.

Nel mese di agosto 1979, il fondatore della Repubblica islamica, il defunto ayatollah Ruhollah Khomeini dichiarò l’ultimo venerdì del mese sacro di Ramadan il Giorno di Gerusalemme, invitando i musulmani a ricordare l’occasione.

Traduzione per InfoPal a cura di Edy Meroli