Analista USA: sauditi fortemente determinati a bloccare la soluzione sulla Siria

PressTv. L’Arabia Saudita è “fortemente determinata” a fermare qualsiasi soluzione pacifica alla letale crisi che sta flagellando la Siria, racconta a Press TV un commentatore politico.

In un’intervista a Press Tv di martedì [5 novembre 2013], Lawrence Freeman, con l’Executive Intelligence Review, ha descritto l’aiuto a tutto campo del regime di Al Saud ai gruppi Takfir che operano in Siria come l’“ostacolo principale” per una soluzione politica al tumulto che attanaglia lo stato arabo. “I sauditi […] sono fortemente determinati a impedire una soluzione, sapendo perfettamente che se non la troviamo [… ] tutto questo degenererà in una guerra globale e nel caos della regione”, ha detto Freeman, aggiungendo: “Sono [i sauditi] un nemico dell’umanità perché bloccano e tentano di sabotare le soluzioni pacifiche alla crisi siriana”.

Gli Stati Uniti hanno permesso a Riad di continuare ad alimentare l’”intervento esterno” in Siria, finanziando e armando gli estremisti che operano contro il governo del presidente Bashar al-Assad, ha osservato l’analista. L’Arabia Saudita è un importante fornitore di armi e fondi ai militanti sostenuti dall’estero, che combattono contro il governo siriano fin dallo scoppio della violenza nel paese nel marzo 2011.

Il 4 novembre, il ministro dell’Informazione siriano Omran al-Zaubi ha detto che oggi l’Arabia Saudita è responsabile per la morte e la distruzione in tutto il mondo islamico, compresa la Siria, e ha fatto appello a Riad perché fermi la sua politica di sponsorizzazione del terrorismo negli stati regionali.

Zoubi ha fatto queste osservazioni mentre il Segretario di Stato americano John Kerry visitava Riad per placare l’ira del regime di Al Saud riguardo ciò che esso considera come un debole impegno al cambio di regime in Siria, specialmente dopo che l’amministrazione americana ha lasciato cadere le minacce di un colpo militare contro il paese.

Freeman ha poi aggiunto: “Non vogliamo un altro cambio di regime in Siria che causi ulteriori catastrofi, caos e conflitti. Per questo non dovremmo prestare ascolto ai sauditi, ma dargli del filo da torcere”.

Ha aggiunto che la nazione siriana dovrebbe decidere del proprio futuro libera dalle interferenze “delle forze esterne dell’Arabia Saudita, e perfino di quelle degli Stati Uniti”.

Traduzione di Elisa Proserpio