Quds Press. Lunedì 23 maggio il ministero degli Affari Esteri palestinese ha dichiarato che sono in forte aumento i rapimenti di bambini palestinesi effettuati dai coloni.
In un comunicato pervenuto a Quds Press, il ministero ha condannato “il pesante attacco attuato domenica sera da oltre 20 coloni estremisti contro la cittadina di Qusra, a sud di Nablus: due ragazzini del posto sono stati malmenati e si è tentato di rapirne un terzo, il tutto sotto la protezione delle forze di occupazione israeliane”.
Il ministero ha sottolineato che “questi tipi di attacchi brutali e violenti si ripetono costantemente in tutta la Cisgiordania occupata contro i cittadini palestinesi, con la palese collaborazione logistica tra l’esercito di occupazione e le milizie dei coloni, insieme alle loro organizzazioni terroristiche armate, specialmente nelle aree che hanno subito l’espansione degli insediamenti e il sequestro di terreni finalizzato alla colonizzazione illegale”.
Nella dichiarazione viene sottolineato che “questi attacchi vengono effettuati grazie alla complicità del governo israeliano, alla sua protezione e alle sue varie forze, tutti elementi che non vengono mai mobilitati per contrastare il terrorismo ebraico”.
“Al contrario, vengono facilitate le incursioni nelle città, nei villaggi e nei campi palestinesi, fornendo copertura legale e politica per violazioni e crimini di ogni genere” ha aggiunto.
Il ministero degli Esteri palestinese ritiene il governo israeliano “pienamente e direttamente responsabile di questi sanguinosi attacchi”, ammonendolo riguardo al fatto di “considerarli meri dati statistici o come eventi passeggeri, poiché si ripetono costantemente”.
Il ministero ha esortato “le varie organizzazioni umanitarie e per i diritti umani a documentare il prima possibile tali crimini, al fine di presentarli alle autorità competenti delle Nazioni Unite e a tutti gli altri paesi, per poter consolidare la richiesta palestinese di inserire le organizzazioni dei coloni e le relative milizie nelle liste dei terroristi, così da impedire ai loro membri di entrare nelle città palestinesi”.
Traduzione per InfoPal di G.B.