ANP condanna apparizione di Lapid alla moschea di al-Aqsa

Gerusalemme/al-Quds – MEMO e Wafa. Domenica, l’Autorità Palestinese ha condannato l’apparizione del ministro degli Esteri israeliano Yair Lapid ad un cancello principale della moschea di al-Aqsa, dove ha fornito supporto alla polizia, nel tentativo di dissuadere i palestinesi dal commettere atti contro l’occupazione. Lapid si è recato alla Porta di Damasco con il commissario di polizia Kobi Shabtai e parlamentari del suo partito, lo Yesh Atid.

“Vi diamo pieno appoggio”, ha detto a Shabtai ad altri alti ufficiali. Lo ha confermato in una successiva dichiarazione rilasciata dal suo ufficio, aggiungendo che “questo è un periodo difficile e teso, ma abbiamo una forza di polizia su cui fare affidamento”.

Il ministro ha confermato che oltre 8 mila agenti di polizia saranno dispiegati in Israele e nei Territori palestinesi occupati durante le imminenti festività della Pasqua ebraica.

“Le promesse fatte da Lapid ai coloni ebrei, [ossia] che Israele schiererà più agenti di polizia con il pretesto di garantire le festività ebraiche, sono una forma di provocazione”, ha affermato il ministero degli Esteri palestinese. Ha definito la posizione di Lapid come “la peggiore forma d’Apartheid israeliana imposta dall’occupazione al popolo palestinese”.

La dichiarazione dell’Autorità Palestinese ha descritto le promesse di Lapid “come parte del sistema espansionista sionista, che mira a limitare le libertà dei palestinesi”.

Condannando il fatto che un ministro israeliano “riconosce solo la necessità di proteggere le festività ebraiche, ignorando quelle musulmane e cristiane”, l’Autorità Palestinese ha affermato che “questo è il sistema dell’Apartheid”.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.