ANP: pronti ad assumere il controllo di Gaza

Betlemme-Ma’an. L’autorità palestinese è pronta ad assumere il controllo nella Striscia di Gaza secondo quanto ha annunciato il gabinetto dell’ANP alla fine della riunione di martedì, qualche giorno dopo che Hamas, il partito alla guida del territorio, si è impegnato a sciogliere la commissione amministrativa che gestisce l’enclave costiera sotto assedio.

Il gabinetto, guidato dal primo ministro palestinese Rami Hamdallah, ha dichiarato che il governo dell’Anp ha “preparato dei piani per gestire ogni aspetto della vita nella Striscia di Gaza e svolgerà i propri doveri nei confronti dei palestinesi nel territorio, alleviando le loro sofferenze”.

Il movimento Hamas ha annunciato domenica di aver sciolto il suo comitato amministrativo; inoltre ha acconsentito a svolgere le elezioni, ha avviato i colloqui con al-Fatah e lascerà che il governo di riconciliazione nazionale lavori a Gaza.

(…) Nabil Shaath, Consigliere presidenziale per gli affari internazionali, lunedì ha detto che si aspetta una visita da parte di Hamdallah nei prossimi giorni e che “sarà trattato con rispetto e la massima collaborazione da parte di Hamas, che governa la Striscia di Gaza dal colpo di stato del 2007 contro l’Anp”, ha comunicato l’agenzia d’informazione Wafa di proprietà dell’autorità palestinese.

“Una volta che Hamdallah sarà a Gaza e il suo governo prenderà il controllo di tutti i dipartimenti, il passo successivo sarà organizzare incontri tra Hamas e Fatah, insieme ad altre fazioni politiche, per iniziare a stabilire i principi basilari per una vera riunificazione e risoluzione di tutte le questioni in sospeso” comunica il reportage di Wafa.

Ancora secondo Wafa, gli ufficiali dell’Anp hanno dichiarato che l’accordo di riconciliazione del 2011 “conteneva le soluzioni dettagliate a tutti i problemi, incluso quello dello staff che Hamas aveva assunto per governare le istituzioni di Gaza a seguito del boicottaggio da parte degli impiegati dell’autorità palestinese. L’unica cosa rimasta da fare è applicarlo”.

“Potrebbe richiedere qualche tempo – ha detto l’ufficiale – ma almeno il governo Hamdallah sarà al comando di Gaza e lavorerà per colmare il divario tra le due regioni dei territori palestinesi: la Striscia di Gaza e la Cisgiordania”, conclude il reportage.

Negli ultimi mesi l’Anp è stato accusato di aver spinto la già impoverità Striscia di Gaza verso una catastrofe umanitaria, dando un taglio netto ai fondi per il carburante israeliano, ai medicinali e ai salari per gli impiegati pubblici e gli ex- carcerati, allo scopo di esercitare pressioni su Hamas perché cedesse il controllo del territorio.

(…) Fawzi Barhum, portavoce di Hamas, ha detto che Abbas ora “deve eliminare tutte le misure punitive che sono state prese contro i palestinesi a Gaza”; in più ha chiesto che il presidente Abbas e al-Fatah permettano al governo dell’Anp di prendere la guida della Striscia di Gaza “senza indugi”.

(…) Da tempo Hamas accusa l’Anp di aver messo in atto un piano per “debellare” il movimento dalla Cisgiordania, intensificando la coordinazione sulla sicurezza con le autorità israeliane attraverso arresti motivati politicamente e “adottando una politica delle ‘porte girevoli’”, inviando i palestinesi dalle carceri dell’Anp a quelle israeliane.

(…) Hamas e l’Anp guidato da al-Fatah sono coinvolti in un conflitto lungo più di un decennio fin dal 2006, quando Hamas vinse le elezioni legislative palestinesi, scatenando scontri sanguinosi tra le due parti.

Nonostante i numerosi tentativi di far rappacificare le due fazioni, la leadership palestinese ha ripetutamente fallito nel mantenimento delle promesse di riconciliazione e nell’organizzazione di elezioni attese ormai da tempo, ed entrambi i movimenti si sono spesso dati la colpa a vicenda per i numerosi fallimenti sul piano politico.

Gli osservatori di queste vicende hanno espresso preoccupazione riguardo la possibilità che Hamas e Fatah riescano stavolta ad arrivare a una riconciliazione. Alcuni hanno descritto l’offerta di Hamas come un bluff progettato per addossare le colpe su Abbas qualora i colloqui di pace non dovessero andare a buon fine, e hanno detto che invitando l’Anp a prendere il controllo della Striscia di Gaza, Fatah stia rischiando di perdere nuovamente le elezioni a favore di Hamas.

Secondo un sondaggio pubblicato martedì dal Centro di Statistica Palestinese, due terzi della popolazione vorrebbe le dimissioni di Abbas e la metà vede l’Anp come un fardello che grava sui palestinesi.

Il sondaggio mostra anche che se venissero indette le elezioni presidenziali oggi, e Haniyeh e Abbas fossero gli unici candidati, il primo riceverebbe il 50% dei voti, mentre il secondo il 42% – cioè tre punti percentuali in meno rispetto al 45% di tre mesi fa.

 

Traduzione di Simona Pintus