Anziana palestinese muore in un carcere israeliano

Hebron/al-Khalil – PIC e Quds Press. Sabato mattina, un’anziana prigioniera di Hebron/al-Khalil è stata dichiarata morta in una prigione israeliana. La causa del decessi è ancora sconosciuta.

Secondo l’Ufficio stampa di Asra, la 68enne Saadiya Matar, residente nella cittadina di Idhna, a Hebron, è morta durante la sua passeggiata mattutina nel cortile della prigione.

La prigioniera Matar, madre di quattro figli e quattro figlie, è stata sequestrata dalle forze d’occupazione israeliane il 18 dicembre 2021, dopo essere stata aggredita vicino alla moschea Ibrahimi, nella città vecchia di Hebron.

Lo stato d’occupazione l’ha accusata di aver accoltellato un colono ebreo vicino alla moschea Ibrahimi.

Era già stata detenuta durante la prima intifada (rivolta) palestinese, nel 1987, e ha anche scontato una pena come detenuta amministrativa nel 2017.

A questo proposito, la Commissione palestinese per gli affari dei detenuti ed ex-detenuti ha ritenuto il governo d’occupazione israeliano ed il suo servizio carcerario pienamente responsabili per la morte di Saadiya Matar.

Il capo della Commissione, Qadri Abu Baker, ha lanciato un appello alla comunità internazionale “affinché rompa il suo silenzio immorale e disumano sulle violazioni di Israele contro i prigionieri palestinesi”.

Ha aggiunto che tale silenzio internazionale “incoraggia Israele a commettere ulteriori crimini contro i prigionieri palestinesi”.

Secondo quanto affermato venerdì dalla Commissione, ci sono 28 donne palestinesi nella prigione di Damon ed un’altra nel centro d’interrogatorio di al-Jalamah.

Da parte sua, il portavoce di Hamas, Hazem Qasem, ha descritto la morte di Matar come un vero e proprio crimine israeliano ed un riflesso del “comportamento sadico, razzista e terrorista” portato avanti contro anziani e malati palestinesi nelle carceri israeliane.

In dichiarazioni alla stampa, il portavoce di Matar ha affermato che la sua morte nel carcere di Damon ha confermato l’estensione della negligenza medica all’interno delle carceri israeliane, aggiungendo che lo stato d’occupazione ha continuato a trattenerla nonostante la sua età e le sue condizioni di salute.

Ha sottolineato che questo nuovo crimine ha evidenziato la necessità di perseguire i leader israeliani come criminali di guerra presso la Corte penale internazionale.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.