Londra-InfoPal. L’Organizzazione araba per i diritti umani (Aohr-Uk) ha esortato l’Autorità palestinese (Anp) a porre fine alla sua cooperazione con Israele in materie di sicurezza. “E’ stato dimostrato oltre ogni dubbio che ciò avviene a scapito dei diritti, collettivi e individuali, dei palestinesi, e ostacola gli sforzi atti ad contrastare le attività coloniali dell’occupazione, e i sequestri di terra”, ha aggiunto in una nota.
L’organizzazione, che ha sede in Gran Bretagna, ha reso noto che Jayyous, a Qalqilia “è uno dei villaggi più danneggiati a causa della costruzione del Muro dell’apartheid”. Ha spiegato che “il villaggio in questione ha visto la distruzione della maggior parte dei suoi terreni agricoli. Nel suo percorso, il muro ha raso al suolo 600 dunum di terra (1dunum=1000mq) e isolato altri 8600, che comprendono sei pozzi artesiani, circa 120 dunum adibiti a serre e più di 50 mila alberi di agrumi, mentre circa quattro mila ulivi sono stati sradicati. Ora, agli abitanti rimangono solamente 3.300 dunum”.
In un rapporto pubblicato giovedì 27 giugno, l’organizzazione ha osservato che “nonostante il disastro che ha colpito gli abitanti del villaggio – a causa della costruzione del muro e le aggressioni quotidiane, commesse dalle forze di occupazione contro gli attivisti che lottano contro la sua costruzione -, gli apparati di sicurezza palestinesi, rappresentati dal servizio d’intelligence militare e dalle forze di sicurezza nazionali, e dopo un preventivo coordinamento con le forze israeliane, irrompono nel villaggio e arrestano i partecipanti alle attività contro il muro”.
La relazione ha sottolineato che il 23 giugno, gli apparati di sicurezza dell’Anp hanno preso d’assalto il villaggio e arrestato quattro cittadini, tra cui i due minorenni, Mohammed Abdel Halim Ba’aje (16 anni) e Yazan Maa’n Salim (17 anni). Oltre a Jihad Omar Izzat (20 anni) e Ahmed Abdel-Jaber al-Salim (21 anni). Tutti quanti sono stati interrogati nel quartier generale dell’intelligence palestinese a Qalqilia, e sono stati rilasciati il martedì, in seguito a forti proteste e manifestazioni di massa nel villaggio di Jayyous.
Il rapporto ha aggiunto che pochi giorni prima, le forze di occupazione avevano preso d’assalto il villaggio, arrestando alcuni giovani. Gli attivisti del villaggio affermano che “Jayyous è situato nell’area C, sotto il totale controllo dell’occupazione, perciò, le forze di sicurezza palestinesi non possono entrarvi senza un preventivo coordinamento con le forze di occupazione. Ed è qui che si svela la complicità tra l’Anp e Israele nell’arrestare i palestinesi. In pratica, dove non riesce l’occupazione provvede l’Anp, e viceversa”.
L’organizzazione ha assicurato che “i palestinesi hanno tutto il diritto di compiere qualsivoglia attività contro il Muro dell’apartheid. Gli arresti effettuati dall’Anp, in cooperazione con Israele, rappresentano una grave violazione della Convenzione di Ginevra, che impone la protezione della popolazione civile sotto occupazione, e le concede il diritto di opporsi con tutti i mezzi”.