Appelli dell’ONU e della UE a Israele per il rilascio di Maher al-Akhras

Territori palestinesi occupati- MEMO. Mentre il detenuto palestinese Maher al-Akhras ha raggiunto i 101 giorni di sciopero della fame, i gruppi per i diritti umani hanno chiesto all’UE e alle Nazioni Unite di fare pressione su Israele affinché lo rilasci.

In una lettera all’Alto rappresentante per la politica estera dell’UE e al Segretario generale delle Nazioni Unite, l’Organizzazione araba per i diritti umani nel Regno Unito (AOHR) ha affermato che il tempo sta per scadere e la comunità internazionale deve fare pressione su Israele affinché risponda le sue giuste richieste e lo rilasci immediatamente.

Maher al-Akhras, 49 anni, è di Jenin, nel nord della Cisgiordania occupata. È trattenuto dal 27 luglio ai sensi di un ordine di detenzione amministrativa senza né accusa né processo. Ha iniziato lo sciopero della fame come forma di protesta contro la sua continua detenzione.

Dopo che la sua salute è peggiorata, è stato trasferito dalla prigione di Ofer all’ospedale Kaplan, nella città israeliana di Rehovot, dove beve acqua ma ha rifiutato cibo solido, secondo quanto spiegato dalla sua famiglia.

I medici hanno già rilevato danni a diversi organi del corpo del prigioniero palestinese, come reni, fegato e cuore, aggiungendo che ha iniziato anche ad aver problemi di udito e di verbalizzazione delle parole.

Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha avvertito che il detenuto palestinese sta entrando in una “fase critica” dal punto di vista medico.

Israele ha finora respinto tutte le richieste di rilascio di al-Akhras e insiste sul fatto che deve completare la sua attuale detenzione amministrativa.

Nelle sue lettere, AOHR UK ha sottolineato che Al-Akhras sta esercitando i diritti garantiti dal diritto internazionale.

Ci sono circa 5.000 palestinesi detenuti nelle carceri israeliane, 350 dei quali in detenzione amministrativa. I funzionari israeliani affermano che la detenzione senza processo a volte è necessaria per proteggere le identità degli agenti sotto copertura.