Appello alla pace nel Vicino e Medio Oriente di alcuni inviati ‘non embedded’.

Riceviamo e pubblichiamo l’appello di alcuni giornalisti per la pace in Libano e in Palestina.

Allora, qualche giornalista non "embedded" con Usa e Israele esiste ancora e fa ben sperare… Cioè, non sono tutti alla Pagliara, o alla Allam, tanto per intenderci.

La Tavola della pace e "Articolo 21" sottoscrivono e rilanciano
l’appello invitando tutti a fare qualcosa per la pace in Medio
Oriente. Esponiamo la bandiera della pace dai nostri balconi.
"La guerra continua. Ora dopo ora. Giorno dopo giorno. Spaventosa.
Crudele. Orribile. Impossibile il conto dei morti e dei feriti.
Indicibili le sofferenze delle popolazioni fino ad ora scampate alle
stragi. Inestimabili le devastazioni. Noi giornalisti, testimoni
della guerra che sta devastando il Libano e il Medio Oriente,
sentiamo il dovere di rilanciare il disperato appello dei bambini,
delle donne, degli uomini, dei feriti, degli sfollati, degli ammalati
di questa terra insanguinata: ma  dov´è il mondo? Fate qualcosa per
fermare questa follia senza misura. Chiedete l´immediato cessate il
fuoco. Non restate in silenzio. Fatelo subito. Fatelo ora".

Gianluca Ales, inviato Sky TG24, Giuseppe Bonavolontà, inviato Rai
TG3, Stefano Chiarini, inviato Il Manifesto, Luca Del Re,
corrispondente Tg La7, Marc Innaro, corrispondente Rai, Daniele
Mastrogiacomo, inviato La Repubblica, Andrea Nicastro, inviato
Corriere della Sera, Ferdinando Pellegrini, Inviato GR Rai,  Ennio
Remondino, corrispondente Rai, Claudio Rubino, Telecineoperatore Rai
TG3, Eric Salerno, corrispondente Il Messaggero Barbara Schiavulli,
Avvenire, Neliana Terzigni, corrispondente Rai , Giuseppe Zaccaria,
inviato La Stampa.–

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