Appello del PHROC per la riapertura del valico di Rafah

Gaza. Il Palestinian Human Rights Organizations Council (PHROC) è fortemente preoccupato per il costante peggioramento delle condizioni di vita dei civili palestinesi nella Striscia di Gaza, a seguito delle negazioni e della negligenza da parte di Israele dei suoi obblighi legali nei confronti dei civili e della sua continua imposizione di punizioni collettive sulla Striscia di Gaza da più di 7 anni.

Il Consiglio condanna duramente la chiusura permanente imposta da Israele sulla Striscia di Gaza e le conseguenti gravi ripercussioni su tutti gli aspetti della vita dei civili palestinesi. Il Consiglio rinnova il suo appello alla comunità internazionale per un intervento immediato volto ad interrompere la chiusura, aprire tutti i valichi di frontiera con lo scopo di facilitare la circolazione dei palestinesi da e verso la Striscia di Gaza e garantire la libertà di commercio. Pertanto, il Consiglio invita l’Egitto a riaprire il valico di Rafah, che è rimasto chiuso per un mese, in modo da alleviare le sofferenze dei palestinesi a causa delle attività israeliane e delle violazioni del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani contro la popolazione della Striscia di Gaza.

Israele ha rafforzato la chiusura dei valichi di frontiera della Striscia di Gaza, tra cui quello di Beit Hanoun “Erez”, da 7 anni. Di conseguenza, a 1,8 milioni palestinesi è stato negato il diritto alla libertà di movimento da e verso la Striscia di Gaza. Inoltre, questa politica ha contribuito a peggiorare le condizioni di migliaia di palestinesi, tra cui centinaia di pazienti che necessitano di cure mediche avanzate che non sono disponibili nella Striscia di Gaza, persone che lavorano in altri paesi, famiglie palestinesi che vivono in altri paesi e studenti universitari che studiano all’estero ai quali non è permesso viaggiare.

Il PHROC ribadisce che la Striscia di Gaza continua a essere soggetta ad una stretta chiusura israeliana, considerabile una sorta di punizione collettiva, che influisce gravemente su tutti gli aspetti della vita di civili palestinesi nella Striscia di Gaza. Il Consiglio ha inoltre sottolineato che la Striscia di Gaza fa parte dei territori palestinesi occupati e ricorda ad Israele, in quanto potenza occupante, il suo obbligo nei confronti della popolazione del territorio occupato, secondo il diritto internazionale; il che implica il dovere di prendere tutte le misure necessarie per facilitare la circolazione delle persone e delle merci. Pertanto, le forze israeliane devono porre immediatamente fine a tale chiusura illegale. Inoltre, la comunità internazionale deve esercitare pressione sulle autorità israeliane per riaprire il valico di Beit Hanoun “Erez”, l’unico collegamento tra la Striscia di Gaza e la Cisgiordania, compresa Gerusalemme occupata. Ciò consentirebbe ai civili della Striscia di Gaza di muoversi liberamente tra le città palestinesi ed il mondo esterno.

Il PHROC, firmatario di questo appello, prende in considerazione la situazione in Egitto, ma è preoccupata per il peggioramento delle condizioni umanitarie nella Striscia di Gaza. Sulla base dei forti legami tra egiziani e palestinesi ed il ruolo storico svolto dall’Egitto nel sostenere la causa palestinese, ed in particolare la Striscia di Gaza, pertanto il Consiglio:

1. invita le autorità egiziane a riaprire il valico di Rafah, rimasto chiuso per un mese, ed a fermare il continuo aggravamento delle condizioni della popolazione della Striscia di Gaza a causa della chiusura totale imposta sulla Striscia di Gaza;

2. chiede di adottare le misure necessarie per garantire l’apertura del valico e dunque la libera circolazione dei civili palestinesi da e verso la Striscia di Gaza, ponendo fine alle loro sofferenze;

3. invita la comunità internazionale ad esercitare pressione nei confronti delle autorità israeliane per fermare la politica di punizione collettiva contro la popolazione della Striscia di Gaza ed a riaprire immediatamente tutti i valichi di frontiera per porre fine al grave danneggiamento delle condizioni umanitarie della popolazione civile;

4. invita le autorità israeliane a rispettare il diritto internazionale umanitario, in particolare la IV Convenzione di Ginevra, dalla quale si evince la necessità di trovare una soluzione tempestiva per assicurare la libertà di movimento dei civili palestinesi in modo regolare e sicuro attraverso il valico di Beit Hanoun (Erez), e di stabilire un sistema chiaro che possa garantire la libertà di movimento alla popolazione della Striscia di Gaza ed un sicuro passaggio e flusso delle merci per i bisogni della popolazione, attraverso valichi commerciali.

Traduzione di Erica Celada