Appello della moglie di un prigioniero in sciopero della fame

Hebron/al-Khalil – PIC. La moglie del prigioniero in sciopero della fame, Khalil Awawdeh, ha lanciato un appello urgente per salvare la vita di suo marito e per fare pressioni sui carcerieri israeliani affinché lo rilascino, dopo oltre 150 giorni di sciopero della fame, avvertendo che potrebbe morire da un momento all’altro.

La moglie del prigioniero, Dalal Awawdeh, ha dichiarato sabato al sito web di al-Quds che Khalil è stato trasferito d’urgenza, mercoledì scorso, dall’infermeria della prigione di Ramla all’ospedale di Assaf Harofeh, dopo un grave peggioramento delle sue condizioni di salute, ma è stato riportato nella prigione di Ramla nonostante avesse bisogno di stare in ospedale.

Dalal ha aggiunto che i carcerieri israeliani gli hanno detto di interrompere lo sciopero della fame e accettare di ricevere farmaci e vitamine se voleva rimanere all’ospedale di Assaf Harofeh, ma suo marito rifiuta il ricatto ed è determinato a continuare lo sciopero fino a quando le sue richieste non saranno soddisfatte.

Ha accusato il pubblico ministero israeliano e gli apparati di intelligence di aver cercato di uccidere suo marito dopo aver affermato che le sue condizioni di salute erano sotto controllo ed aver ignorato un rapporto ufficiale dell’ospedale che avvertiva che era a rischio imminente di morte.

Awawdeh, padre di quattro figli, è stato rapito il 27 dicembre 2021 e poi tenuto in detenzione amministrativa, uno strumento utilizzato dall’autorità d’occupazione israeliana per incarcerare i palestinesi per diversi mesi senza accusa né processo ed estendere la loro detenzione ad oltranza.