Appello di “Black Lives Matter” per boicottare l’Apartheid di Israele

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Nazareth-PIC. Il movimento statunitense “Black Lives Matter” ha recentemente fatto appello per boicottare l’“apartheid di Israele”, ha appoggiato il movimento per il Boicottaggio, il Disinvestimento, le Sanzioni (BDS) e ha condannato il “genocidio in atto contro il popolo palestinese”.

In un programma pubblicato all’inizio di agosto, il movimento dei neri americani ha presentato 40 proposte politiche connesse ai diritti dei neri e delle minoranze negli USA e si è anche rivolto a questioni di politica estera statunitense in una sezione intitolata “Investimenti-Disinvestimenti”. Una sezione è dedicata ai rapporti USA-Israele.

“Gli USA giustificano e portano avanti la guerra globale al terrorismo attraverso l’alleanza con Israele e sono complici del genocidio in atto contro il popolo palestinese”, è sottolineato.

Il gruppo si oppone all’aiuto militare degli USA a Israele, che descrive come “uno stato che pratica una discriminazione sistematica e ha mantenuto un’occupazione militare sulla Palestina per decenni”.

Secondo il programma, “Israele è uno stato di apartheid con oltre 50 leggi che sanciscono discriminazioni contro il popolo palestinese”.

Il programma afferma che le terre e le case palestinesi sono “regolarmente spianate per far posto agli insediamenti illegali israeliani” e che i soldati israeliani “arrestano e detengono regolarmente palestinesi anche di soli quattro anni senza alcun processo”.

“Ogni giorno i palestinesi sono costretti a passare attraverso checkpoint militari lungo il muro di apartheid finanziato dagli USA”, aggiunge il programma, riferendosi al muro di separazione che Israele ha costruito sulle terre palestinesi annesse con lo scopo di proteggere gli insediamenti e gli avamposti illegali.

“Black Lives Matter” ha inoltre espresso il proprio supporto alla campagna BDS contro Israele e ha fatto appello all’amministrazione USA per recidere i suoi legami con lo stato razzista e genocida di Israele.

“Black Lives Matter” è stato costituito in risposta alla crescente indignazione circa il trattamento degli afro-americani da parte del sistema di giustizia penale degli Stati Uniti, in particolare per quanto riguarda la violenza della polizia contro di loro.

Traduzione di F.G.