Appello per Gaza

A cura di Parallelo Palestina.
Sabato prossimo 23 settembre
https://www.facebook.com/events/927456337420174/?ref=br_rs
La vita della popolazione di Gaza è seriamente messa in pericolo e noi, cittadini/e del mondo, associazioni, gruppi, non credenti e credenti di fedi diverse, sentiamo la responsabilità di agire laddove le Risoluzioni hanno fallito, e porre all’attenzione internazionale questo lento genocidio.
Prima di tutto il nostro sguardo si appunta sull’assedio, imposto dalle Autorità israeliane e attivamente sostenuto dal Governo Egiziano. Con un concorso di colpa anche di quei loro alleati che, in modo attivo o passivo, persistono nel privare la popolazione di Gaza dei diritti umani, dì rifornimenti essenziali, di medicine, di trattamento del sistema fognario, di acqua potabile ed elettricità, di libertà di movimento.
Non si tratta di una catastrofe naturale, ma prodotta dall’uomo.
Il lento strangolamento di Gaza mette in luce non solo il sacrificio di quella popolazione civile, ma mette in gioco anche le nozioni di autonomia, libertà, in quanto diritti universali e la sopravvivenza stessa della Palestina.
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assieme alla raccolta firme si svolgerà anche la commemorazione per Sabra e Chatila
https://www.facebook.com/events/1287040601417975/
Sabra e Chatila: 35 anni senza giustizia. Noi non dimentichiamo.
Le mosche raccontarono il massacro, furono loro a farcelo capire: il 16 e il 18 settembre 1982, nel quartiere di Sabra e nel campo profughi di Shatila, alla periferia ovest di Beirut, 3.000 palestinesi furono uccisi dalle falangi cristiano maronite, dall’esercito del Libano del Sud e con sostegno e complicità di Israele