Appello per Marco, ancora in carcere

Riceviamo dall’Ism-Italia e pubblichiamo.

Il processo di Marco, che doveva essere ieri, è stato nuovemante rinviato, probabilmente a oggi.

Esistono alcuni organi che dovrebbero lavorare per la sicurezza degli italiani all’estero. Dovrebbero, per esempio, evitare che vengano imprigionati senza un processo.

Questi organi sono, tra gli altri, la Farnesina (tel. 06 36911) e l’Unità di crisi (tel. 06 36225), oppure i vari consolati (Gerusalemme ovest tel: 00972 2 5618966 fax: 00972 2 5618944, Gerusalemme est tel & fax: 00972 2 5822170). Le ultime due, chiamando da skype, sono raggiungibili a prezzi accessibili anche dall’Italia.

Il guaio è che, come sappiamo benissimo, questi organi usano due pesi e due misure. Se ci sono due fucilieri arrestati in India per avere aperto il fuoco contro pescatori inermi, mettono in atto una potentissima campagna diplomatica e mediatica; mentre se si tratta di un’attivista per i diritti umani che si oppone in maniera assolutamente nonviolenta ad un’occupazione dichiarata illegittima da numerose risoluzioni internazionali, allora stanno in silenzio, e chiamandoli talvolta sostengono addirittura di non essere al corrente della situazione.

Allora noi vi proponiamo una nuova attività: vi invitiamo a telefonare chiedendo come si stanno muovendo per la liberazione di Marco. Il fatto che stia in carcere da 19 giorni senza che ancora si sia svolto un processo sulla base delle accuse mosse contro di lui è semplicemente inaccettabile. E loro che fanno? Chiedete perchè non è ancora libero, che scuse riescono a portare per il loro silenzio. Chiedete chi sta dietro al loro silenzio, chi fa si che non trapeli nulla, chi decide su quali casi muoversi e su quali no. Chiedere conto del lavoro di un’istituzione dello Stato non significa violare la privacy di nessun@, sono pagati per lavorare per noi, oppure no? Chiedete cosa farebbero se foste voi incarcerati, spiegate che non vi sentite tutelati. Potreste anche dire – se vi sentite italiani – che vi vergognate di esserlo, se questo significa essere parte di uno Stato che china il capo alle violazioni israeliane.

Dopo, se volete, scrivete qui sotto (al post http://italy.palsolidarity.org/2012/04/29/tempestiamo-di-telefonate-chi-potrebbe-fare-e-non-fa-marco-ancora-in-carcere/) nei commenti una sintesi della vostra telefonata.

Già che ci siamo, ricordiamo che è possibile fare una donazione per pagare l’avvocato presso il conto paypal: luposolo@libero.it (ma avvisatelo)