Arabia Saudita e Israele dietro al terrorismo in Medio Oriente

israel-saudi-arabiaPressTv. L’analista politico Jim W. Dean commenta le accuse rivolte al regime sionista e all’Arabia Saudita in seguito all’attacco contro l’ambasciata iraniana a Beirut.

“Israele e l’Arabia Saudita sono le due organizzazioni terroristiche più attive in Medio Oriente. Israele è in grado di fornire un’esperienza enorme e l’Arabia Saudita finanziamenti illimitati”, ha affermato.

Dean ha poi osservato che gli attacchi mortali contro l’ambasciata iraniana sono avvenuti il giorno prima della ripresa dei negoziati sul nucleare, a Ginevra, tra l’Iran e sei potenze mondiali.

“Si è quindi trattato di una sfida alla vigilia dei negoziati: come a dire, ‘se non saremo soddisfatti ci saranno le bombe, non potete fermarci se non ci date ciò che vogliamo’”, ha aggiunto Dean.

Le esplosioni alla missione diplomatica iraniana di Beirut hanno causato 25 vittime, tra le quali l’addetto culturale dell’Iran, Hojjatoleslam Ebrahim Ansari, la moglie di un diplomatico iraniano e quattro guardie della sicurezza.

“Sia l’Arabia Saudita che Israele sono molto insoddisfatti per non poter influenzare più di tanto i negoziati in maniera diretta: questo è stato il loro modo di dimostrare di essere presenti”, ha dichiarato Dean.

Secondo l’analista, Israele sarebbe irritato per il raggiungimento di un accordo sul nucleare di Teheran tra l’Iran e i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza, più la Germania.

“Stanno mandando i loro messaggi per far capire che, anche se si pensa di fare dei progressi, in questa sede, sull’Iran, c’è chi è in grado di creare ogni tipo di problema perché può farlo, perché ha una lunga storia nell’uso della violenza e perché, quando si tratta di Israele e Arabia Saudita, in Occidente nessuno è disposto a fare alcunché”, ha aggiunto Dean.

Traduzione di Stefano Di Felice