Arabia Saudita ospiterà mille familiari di palestinesi prigionieri e deceduti

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Riad – MEMO. Sheikh Abdulrahman al-Sudais, dell’Arabia Saudita, capo della Presidenza Generale per gli Affari delle due sacre moschee, ha dichiarato che il regno ospiterà mille pellegrini palestinesi durante il periodo dell’Hajj (pellegrinaggio rituale, ndr), secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Anadolu.

“L’ospitalità dei parenti dei palestinesi feriti, uccisi e imprigionati riflette il sostegno del Regno alla Palestina, ai luoghi santi dell’Islam e alla moschea di al-Aqsa”, ha dichiarato sheikh al-Sudais in note pubblicate dall’agenzia di stampa statale SPA.

Sabato, il re Salman dell’Arabia Saudita ha stabilito che il Regno ospiti mille parenti di palestinesi fatti prigionieri, feriti ed uccisi per eseguire l’Hajj, quest’anno, come parte del Programma del custode delle due sacre moschee, che è supervisionato e attuato dal ministero degli Affari islamici saudita, secondo quanto riportato dalla SPA.

Il ministro degli Affari islamici, Abdullatif Bin Abdulaziz al-Sheikh, ha dichiarato che la decisione “rappresenta una conferma della profondità del rapporto e della sua gratitudine per i grandi sacrifici compiuti dal popolo palestinese”.

Il ministro palestinese del Dipartimento per i beni religiosi, Hatem al-Bakri, ha elogiato l’ordine del re Salman, sottolineando che “il sostegno dell’Arabia Saudita ai palestinesi è generoso in tutti i settori, soprattutto nell’assistenza e nella cura dei pellegrini palestinesi”.

L’Arabia Saudita ospita annualmente mille parenti di palestinesi uccisi, ma quest’anno ha ampliato il numero di palestinesi che possono beneficiare del programma, includendo le famiglie dei prigionieri e dei feriti.

L’Arabia Saudita ha dichiarato sabato di aspettarsi di accogliere due milioni di pellegrini musulmani durante il pellegrinaggio dell’Hajj di quest’anno, il cui inizio è previsto per il 26 giugno.

Traduzione per InfoPal di F.L.