Arresti in Cisgiordania: invase due associazioni di beneficenza

Cisgiordania – Infopal. Prosegue la campagna di arresti delle forze di sicurezza palestinesi ai danni dei sostenitori di Hamas in Cisgiordania: ieri ne sono stati arrestati 13, di cui 7 ex prigionieri e uno figlio di un combattente di al-Qassam ucciso dai soldati israeliani; invase anche le sedi di due associazioni di beneficenza a Hebron e al-Bireh. 

Nella provincia di Ramallah, le forze di sicurezza hanno arrestato due studenti dell’università di Birzayt, Ibrahim Fattash e ‘Isa ‘Asi (ex detenuto nelle prigioni israeliane), oltre a Mu‘tasem Rashed Yusuf Abu Salim, 19 anni, della cittadina di Rantis ad ovest di Ramallah. 

Nella provincia di Nablus, le forze di sicurezza preventiva hanno arrestato Maytham Hassuna e ‘Omar Zaghloul (quest’ultimo per la terza volta), dopo averli convocati. Arrestato invece per la seconda volta Bashar Dshun, dopo un’irruzione sul suo luogo di lavoro. Le forze dell’intelligence hanno inoltre arrestato l'editore Shaker at-Takruri della cittadina di Talluza, a nord di Nablus. 

Nella provincia di Tulkarem, le forze preventive hanno arrestato nuovamente l'editore Saleh Zetawi due giorni dopo la sua liberazione dalle carceri israeliane. Stessa sorte è toccata la notte scorsa ai due ex-detenuti Mohammad al-Hamshari e Islamboli Riyad Bder, mentre camminavano per le strade della città. 

Nella provincia di Salfet, le forze dell’intelligence hanno arrestato (per la nona volta consecutiva) Jihad ‘Ali ‘Asi, 22 anni, di Qarawat Bani Hassan, figlio del martire di al-Qassam ‘Ali ‘Asi. 

Nella provincia di Qalqiliya, le forze preventive hanno fermato l’ex detenuto Ihab az-Zaqla, residente a Tulkarem ma di passaggio nel capoluogo locale. Az-Zaqla era stato liberato da poco dalle prigioni d’Israele dopo avervi trascorso 6 anni.

Nella provincia di Hebron, le forze di sicurezza preventiva hanno invece messo le manette all’ex detenuto Dirar Abu Minshar, dopo averlo invitato in sede per un colloquio.

Seguendo una tendenza che dura da due anni, le forze di sicurezza nella città di Hebron hanno inoltre assaltato la sede dell’Associazione della gioventù musulmana, confiscando i computer e tutti i file in esso contenuti.

Le forze di sicurezza preventiva hanno anche fatto irruzione nell’Associazione islamica di beneficenza di al-Bireh, costringendo con le armi l'organo direttivo dell'Associazione a firmare un foglio per consegnare la nuova gestione alla direzione di Fatah, nominata dal ministero degli Interni di Ramallah.

 

 

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