Cisgiordania-PIC. All’alba di giovedì, le forze d’occupazione israeliane (IOF) hanno lanciato una campagna d’incursioni ed arresti su larga scala in tutta la Cisgiordania.
A Qalqiliya, gli scontri sono scoppiati dopo che l’esercito israeliano ha preso d’assalto la città e ha confiscato delle telecamere di sorveglianza.
Fonti locali hanno affermato che i soldati israeliani sono stati dispiegati in gran numero nell’area di Khallet Nofa, usando massicciamente le bombe di gas lacrimogeno.
Sono stati segnalati casi di soffocamento dovuti a gas lacrimogeno durante gli scontri, mentre un residente locale è stato arrestato.
Incursioni simili sono state riportate anche nella città di Ezzun.
A Nablus, un giornalista è rimasto ferito mentre copriva gli scontri che sono scoppiati nella parte orientale della città.
Gli scontri sono scoppiati mentre centinaia di coloni hanno preso d’assalto l’area, sotto protezione militare.
A Jenin, l’esercito israeliano ha fatto irruzione e ha perquisito la casa di Adnan Hamarsheh, un leader del movimento di Hamas, e gli ha confiscato l’auto.
Hamarsheh, che ha trascorso 15 anni nelle carceri israeliane in momenti diversi, è stato arrestato lo scorso maggio e condannato alla detenzione amministrativa per sei mesi.
Un giovane è stato anche arrestato nella città di Takoa, a sud di Betlemme.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.