Ashrawi: i prigionieri in sciopero della fame rappresentano la più alta lotta per la giustizia

Ramallah- Ma’an. Martedì 3 giugno, un gruppo per i diritti dei prigionieri, la Palestinian Prisoners’ Society, ha dichiarato che 60 scioperanti della fame palestinesi sono detenuti in isolamento nel carcere israeliano di Eshel.

Centinaia di prigionieri rifiutano i pasti in solidarietà con i detenuti amministrativi che sono in sciopero della fame da 41 giorni.

Hanan Ashrawi, membro del Comitato Esecutivo dell’OLP, ha dichiarato che gli scioperanti “rappresentano la più altruistica lotta per la giustizia e la pace in Palestina”. Lo sciopero della fame in corso mostra “la crudeltà e l’illegalità dell’occupazione illegale, soprattutto considerando le migliaia di palestinesi prigionieri nelle carcere israeliane”.

Ashrawi ha chiesto alla comunità internazionale di imporre a Israele di rispondere alle richieste degli scioperanti. “Il silenzio assordante da parte dei media internazionali e dei circoli ufficiali sulle centinaia di prigionieri palestinesi in sciopero della fame è imperdonabile. Chiediamo a tutti gli stati, ai rappresentanti della stampa e alle persone di coscienza di fare pressione su Israele per abbandonare l’uso crudele e illegale della pratica coloniale di detenzione amministrativa, e di altre misure amministrative punitive, e formare una commissione internazionale di inchiesta indipendente per indagare sulle gravi e illegali violazioni commesse da IPS”.

Circa 100 prigionieri in sciopero hanno iniziato la loro campagna il 24 aprile in segno di protesta contro l’uso continuo da parte di Israele della detenzione senza processo contro i palestinesi, nonostante la promessa fatta nel 2012 per limitare tale pratica solo a casi eccezionali. Tale promessa era il risultato di uno sciopero della fame che coinvolgeva più di 2.000 palestinesi, portandone molti sull’orlo della morte. Dall’inizio dello sciopero di quest’anno, centinaia di altri prigionieri si sono uniti ai 100, mentre migliaia hanno svolto scioperi di una giornata, in solidarietà.

I palestinesi in detenzione amministrativa sono spesso detenuti per mesi senza accusa né processo e senza accesso alle prove che hanno portato alla loro detenzione, anche se il diritto internazionale stabilisce che tale pratica debba essere usata solo in circostanze eccezionali.

L’organizzazione dei diritti umani palestinese Addameer stima che circa 183 palestinesi sono attualmente trattenuti in detenzione amministrativa.

Secondo l’OLP più di 800.000 palestinesi sono stati arrestati dal 1967, con 5.224 attualmente detenuti nelle carceri israeliane.

Traduzione di F.H.