Ashrawi: l’occupazione viola il diritto fondamentale della libertà di culto dei palestinesi

Ramallah-InfoPal. Hanan Ashrawi, membro del Comitato esecutivo dell’organizzazione per la liberazione della Palestina, Olp, ha ribadito che i palestinesi hanno il diritto naturale della libertà di movimento e accesso alle loro città, senza dover richiedere alcun permesso alle autorità di occupazione.

In un comunicato stampa diramato da fonti dell’Autorità palestinese (Anp), in occasione della Domenica delle Palme e l’inizio della settimana Santa, Ashrawi ha sottolineato che Gerusalemme Est è la capitale, sotto occupazione, del popolo palestinese, e ha aggiunto che la libertà di culto è uno dei diritti umani fondamentali, che nonostante sia garantito a tutti i cittadini palestinesi, cristiani e musulmani, viene costantemente violato dalle forze di occupazione israeliane.

Ha aggiunto: “Questa festa è un’occasione religiosa e nazionale, un momento per pregare e celebrare insieme. Deploriamo il fatto che molte comunità cristiane palestinesi siano private dal più elementare dei diritti umani, quello della libertà di culto nella capitale del loro futuro Stato”.

Ashrawi ha denunciato la persistenza dell’occupazione nell’impedire ai cristiani palestinesi di entrare a Gerusalemme, e il deterioramento della situazione generale a causa delle politiche illegali di Israele. Ha dichiarato: “Solo una piccola percentuale, tra il 30 e il 40 per cento, delle richieste di accesso a Gerusalemme, avanzate dai cristiani di Betlemme e Ramallah, sono state accolte dalle autorità israeliane. Sin dalla sua occupazione della città, nel 1967, Israele ha negato il diritto d’accesso a Gerusalemme Est a milioni di palestinesi e arabi, emettendo un numero limitato di permessi durante le occasioni religiose”.

Ashrawi ha fatto riferimento agli ultimi rapporti che riguardano le comunità cristiane palestinesi nel nord della Cisgiordania, costrette ad annullare le celebrazioni della Domenica delle Palme, programmate a Gerusalemme, perché non sono riuscite ad ottenere i permessi necessari, oltre al fatto che molti gruppi scout non sarebbero stati in grado di partecipare alle celebrazione per la stessa ragione.

Il membro del comitato esecutivo ha invitato il popolo palestinese nei territori occupati di Gerusalemme, i pellegrini e i turisti internazionali, a rappresentare i loro fratelli cristiani in Palestina, che distano solo pochi chilometri da Gerusalemme, e sono stati impediti deliberatamente di partecipare alle celebrazioni della Domenica delle Palme e le Festività Pasquali.