Freedom Flotilla 2 e la propaganda israeliana: le dichiarazioni della Ecesg

Bruxelles. La European Campaign to end the siege on Gaza, con sede a Bruxelles, ha divulgato il presente comunicato con il quale intende contrastare la campagna diplomatica condotta da Israele, atta a demoralizzare organizzazione e partecipanti alla missione umanitaria verso la Striscia di Gaza assediata, la Freedom Flotilla 2. 

“Non rinunceremo al nostro intento, cioè quello di raggiungere Gaza, assediata per il quinto anno consecutivo, e siamo decisi a sbaragliare l'assedio voluto da Israele”. 

Ramy 'Abdu, membro della Campagna europea e della Coalizione internazionale Freedom Flotilla, ha affermato: “Divulgando informazioni e notizie ingannevoli, Israele sta cercando di influenzare i membri della missione internazionale, ma niente di tutto questo sarà funzionale a farci desistere dal compito della nostra missione. La Freedom Flotilla 2 partirà nella seconda metà di maggio 2011. Vogliamo qui ricordare natura e aggressività dell'attacco dei commando israeliani sulla prima missione, quando centinaia di persone furono arrestate, altre ferite e nove assassinate. 

La Freedom Flotilla 2 è e sarà una missione di carattere umanitario, una realtà pacifista con un obiettivo preciso: rompere l'embargo su Gaza, che illegalmente strangola un milione e seicento mila palestinesi. 

“Qualunque tentativo israeliano – sia militare, sia politico – di intercettare preventivamente il nostro arrivo a Gaza, costituirà una violazione alla legislazione internazionale e i governi del mondo dovranno esserne consapevoli. 

“La propaganda israeliana è decisamente debole. Questa volta abbiamo ricevuto un numero di adesioni al di sopra di ogni aspettativa: la Freedom Flotilla 2 vedrà la partecipazione di oltre 12 Paesi da Europa, America Latina, Africa, Asia, Canada e Stati Uniti. 

“Centinaia saranno gli attivisti accompagnati da una corposa presenza di parlamentari ed esperti dei diritti umani. Oltre 40 saranno i mezzi d'informazione a bordo. 

“Abbiamo messo a punto i piani più disparati per far fronte alle diverse eventualità che incontreremo. Gli Stati del mondo sono sollecitati ad essere presenti, fornendo garanzie per la sicurezza e per l'incolumità dei rispettivi cittadini. Non si escludono maltrattamenti e aggressioni da parte delle forze d'occupazione di Israele. La Freedom Flotilla 1 ha insegnato a tutti qualcosa. 

“Infine, si ricorda qui che la comunità internazionale e le Nazioni Unite considerano l'assedio israeliano sulla Striscia di Gaza una violazione alla legislazione internazionale, qualunque sia la motivazione che abbia spinto Israele a decretarlo. 

Tra le azioni concrete del governo israeliano per scoraggiare la missione internazionale, vi sono le richieste avanzate dal ministro degli Esteri di Israele, Avigdor Lieberman, ai governi mondiali, soprattutto europei. 'Fate desistere i vostri cittadini dal visitare la Striscia di Gaza, per terra e per mare', ha affermato Lieberman, il cui consiglio è stato già seguito da Gran Bretagna e Irlanda. 

“La Freedom Flotilla 2: 15 navi con centinaia di attivisti internazionali pacifisti a bordo, giornalisti, politici, operatori umanitari, artisti, esperti dei diritti umani e, soprattutto, merci destinate alla popolazione palestinese assediata nella Striscia di Gaza”.

The European Campaign to end the siege on Gaza

info@saveg aza.eu 

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